“[La Moschea El-Gurgj a Tripoli] Varcata la soglia, i miei occhi furono colpiti da una muraglia di porcellana, dalle tinte verdi, rosee, azzurre, in disegni minuti, girata attorno da un portico, tappezzato di stuoie. Deponemmo le nostre calzature, e penetrammo in questo gioiello di vecchia porcellana. La luce, filtrando dalle finestre e dalle transenne colorate, rischiarava sedici piccole cupole bianche, giranti su nove colonne di alabastro…. Intorno, era un intreccio di trafori bianchi, di rose, di fiori, di rabeschi, dalle tinte scolorite, che parevano il riflesso di un mondo fantastico, oltre la vita. Noi camminavamo, come ombre, su quattro morbidi tappeti di Persia, che rivestivano il pavimento […] A sommo delle pareti scintillanti, girava una scritta di maiolica, celebrante la grandezza divina; e al di sopra di un fregio a minutissimi trafori, che coronava le quattro pareti, si incurvavano le vôlte leggiere di una loggia, che lasciava travedere altre scintillazioni di maiolica e travature aeree di legno fiorito. […] L'anima dell'antica moschea mi tenne avvinto: una grazia misteriosa, senza volto e senza nome, sorrideva al mio spirito.”
da Musica al vento! Tarabolus, 13 gennaio 1905, Le Moschee; pp. 51-52
Tripolitania
Argomenti
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scrittore e drammaturgo italiano 1874–1943Citazioni simili

“Non sono per le tinte grigie, ma per il bianco o per il nero.”
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“La mia pelle è diventata porcellana, avorio, acciaio.”
Sansa Stark
2016, p. 859
Il Portale delle Tenebre

“Posso essere la tua bambola di porcellana | se vuoi vedermi cadere.”
Born to Die

Origine: Il mondo senza un filo di grasso, p. 262