da Vita sociale,
Luigi Tenco canta Tenco, De André, Jannacci, Bob Dylan
Origine: Indicata da Tenco come quinta ballata, con il titolo originale Ballata della vita sociale o del progresso Enrico De Angelis, Luigi Tenco. Io sono uno. Canzoni e racconti, p. 96
“Se lei sapesse | cos'è la vita sociale | non mi starebbe a seccare | per far passare la sua pratica. | Se lei sapesse | essere un uomo civile | aspetterebbe il suo turno | come fa tutta l'altra gente. | Senta, | ma lei non sa chi sono io, | sono Pasquale Pasqualetti, | figlio del grande Pasqualetti… | Ehm ehm, mi spiace, | non so chi sia 'sto Pasqualetti, | continui pure ad aspettare | come fa tutta l'altra gente. | E poi impari | cos'è la vita sociale, | qui, Pasqualetti o Pasqualoni, | per noi tutta la gente è tutta uguale. | Impari un poco | a essere un uomo civile, | ad aspettare il proprio turno | e non a fare il prepotente. | Senta, se la mia pratica non passa, | se non son fuori per le dieci | io sono un uomo rovinato. […] Ma senta, un'ultima cosa vorrei dire… | anzi le scriverò due righe | su queste diecimila lire… | E va bene, passi pure avanti, | queste due righe mi han convinto, | in fondo ho troppo buon cuore.”
Vita sociale; in Enrico De Angelis, Luigi Tenco. Io sono uno. Canzoni e racconti, pp. 97-98
Versioni alternative
Origine: Versione vicina al testo ufficiale, riscontrabile con lievi differenze sia su carta che su nastro registrato.
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da Vita sociale, n. 4
Luigi Tenco canta Tenco, De André, Jannacci, Bob Dylan
citato in Alberto Pezzotta, Abel Ferrara, Il Castoro Cinema, Milano, 1998
“L'infinito sai… cos'è? L'irraggiungibile, fine o meta che rincorrerai per tutta la tua vita.”
da Infinito
Iperbole