“La morte di un ideale e la morte di una persona amata si somigliano amaramente. Ma la bara porta con sé la condoglianza nel lutto, l'ideale ucciso non sempre ha commiserazione, anche perché ne custodiamo la piaga in fondo al cuore con aspra gelosia. Vi è un dolore timido, schivo, un dolore che vorrebbe essere compreso senza espandersi, compatito senza rivelarsi, rispettato senza elevarsi, che si isola e soffre di essere solo, si nasconde ed ha pietà del proprio abbandono.”
Origine: La luce del mattino, p. 179
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dal discorso pronunciato da Luigi Pirandello in occasione della morte di Giovanni Verga; citato in Michele Sabatino, Tra la mia perduta gente. Lettere e poesie, epilogo, La Moderna Edizioni, Enna, 2006

da The Function of an International Auxiliary Language, 1931, tr. it. in Cultura, linguaggio e personalità, Torino, Einaudi, 1972

L'arte di comandare, Pensieri morali

Frammenti d'una filosofia dell'errore e del dolore, del male e della morte