Lettera a Giovanni Alfredo Cesareo, p. 318
Una Sicilia senza aranci
“Cesare non trovò da dire che tre parole:
-Giovanna vi amo!
Tre parole antiche quanto il mondo, che migliaia di milioni d'uomini avevano ripetuto in tutte le lingue, e che erano intanto sempre nuove, e vibravano sempre dello stesso suono, dello stesso calore, della stessa vivacità. Erano le parole della gran legge della vita, l'unica, l'eterna, la divina legge per cui tutto si rinnova e si perpetua dal bruco all'uomo; che è alitare di farfalle, canto di uccelli, ruggito di belve, sospiro e poesia dell'uomo, inno multisono di tutte le cose viventi che s'agitano sulla terra immensa.”
—
Luigi Natoli
,
libro
Coriolano della Floresta
Coriolano della Floresta
Argomenti
stesso , legge , ruggito , parola , rinnovo , inno , parola-chiave , farfalla , sospiro , uomo , caloria , calore , migliaio , suono , vivente , uccello , milione , canto , lingua , eterno , divino , antico , poesia , terra-terra , tre-giorni , terra , uomini , mondo , vita , direLuigi Natoli 10
scrittore italiano 1857–1941Citazioni simili
Giuseppe Antonio Borgese
(1882–1952) scrittore, giornalista e critico letterario italiano

Hermann Hesse
(1877–1962) scrittore, poeta e aforista tedesco
Origine: Il coraggio di ogni giorno, p. 68

Charles Augustin de Sainte-Beuve
(1804–1869) critico letterario, scrittore e aforista francese
Origine: Da Critiche e ritratti letterari.

“[Ultime parole] Non ce n'è bisogno, la via per gli Inferi è sempre la stessa.”
Anassagora
(-500–-428 a.C.) filosofo greco antico