“Sai cos'è la plebe?". "Sì, maestra". Cos'era la plebe lo seppi in quel momento, e molto più chiaramente di quando anni prima la Oliviero me l'aveva chiesto. La plebe eravamo noi. La plebe era quel contendersi il cibo insieme al vino, quel litigare per chi veniva servito per primo e meglio, quel pavimento lurido su cui passavano e ripassavano i camerieri, quei brindisi sempre più volgari. La plebe era mia madre, che aveva bevuto e ora si lasciava andare con la schiena contro la spalla di mio padre, serio, e rideva a bocca spalancata per le allusioni sessuali del commerciante di metalli. Ridevano tutti, anche Lila, con l'aria di chi ha un ruolo e lo porta fino in fondo.”
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Argomenti
commerciante , aria , bevuta , serio , cameriera , cameriere , allusione , brindisi , vino , fondo , ruolo , insieme , meglio , spalla , padre , bocca , cibo , schiena , madre , maestria , maestro , primo , volgare , plebe , plebeo , metallo , momento , pavimento , ora , prima , portaElena Ferrante 105
pseudonimo di una scrittrice 1943Citazioni simili

“Fulvio: Aura che passa, | Ed or da questo or da quel lato spira, | È amor di plebe.”
Atto I, p. 124
Cajo Gracco

“Guai se la plebe comincia a gustare il sangue! È un ubbriaco che più beve, più desidera il vino.”
da Il sacro macello di Valtellina

“Verace o finta, è da temersi sempre | pietà di plebe.”
Origine: Da Antigone.

“L'inferno inutile ai savi è necessario all'insensata plebe.”

Cattolici e comunisti
Variante: Per quel poco che se ne sa, la prima pallida espressione di socialismo cristiano in Italia, a prescindere dalla proposta piuttosto umanitaristica di Curci. (Capitolo primo, 2. Dai preti "plebei" a Gennaro Avolio, p. 16)

“La plebe | Sempre è stanca dei casi: odia i presenti, | Ama i futuri, ed è tiranna, o serva.”
Calcante: da Polissena, Atto II, Scena I, in Opere, 1852, p. 242

“Una volta lo spirito era Dio, poi si fece uomo, e adesso sta diventando plebe.”
I, Del leggere e scrivere 1963

“La virtù sprezza e a volo abbandona la compagnia della plebe e le paludi della terra.”
III, 2, 23
Odi