“Ciononostante, vi fu uno spazio di un paio di secondi durante i quali l'espressione dei suoi occhi avrebbe potuto tradirlo, e fu proprio allora che la cosa accadde, ammesso che fosse davvero accaduta.
Per un attimo Winston incrociò lo sguardo di O'Brien. Questi si era levato in piedi, si era tolto gli occhiali e se li stava risistemando sul naso col suo gesto caratteristico. Ci fu tuttavia una frazione di secondo in cui i loro occhi si incontrarono e in quel brevissimo arco di tempo Winston seppe (sì, seppe) che O'Brien stava pensando le stesse cose che stava pensando lui. Era stato inviato un messaggio inequivocabile. Era come se le loro menti si fossero aperte e i pensieri fluissero, attraverso gli occhi, dall'uno all'altro. "Sono con te" sembrava dirgli O'Brien, "so esattamente quello che provi, so tutto del tuo disprezzo, del tuo odio, del tuo disgusto, ma non temere, io sono dalla tua parte!". Poi quel lampo di mutua intesa si era spento e il volto di O'Brien era tornato imperscrutabile come quello di tutti gli altri.”
1984
Argomenti
inviato , attimo , alloro , gesto , incrocio , odio , fai-da-te , pensiero , parte , stato , secondo , ammesso , spazio , sguardo , paio , cosa , volto , tempo , disgusto , messaggio , tornata , naso , espressione , lampo , intesa , frazione , arco , caratteristica , occhiale , disprezzo , proprio , aperto , altroGeorge Orwell 174
scrittore britannico 1903–1950Citazioni simili

Il governatore dell'Universo rispondendo a Zarniwoop. (c. 29)
Serie della Guida galattica per gli autostoppisti, Ristorante al termine dell'universo
Variante: "È assurdo che affermiate di sapere cosa succede agli altri. Solo loro lo sanno, ammesso che esistano. Anche loro vivono soltanto nell'Universo dei propri occhi e delle proprie orecchie." – Il governatore dell'Universo rispondendo a Zarniwoop.
Origine: Da Churchill: l'uomo; citato in Serena Zoli, Giovanni B. Cassano, E liberaci dal male oscuro, TEA, Milano, 2009, p. 483. ISBN 978-88-502-0209-6

L'insostenibile leggerezza dell'essere
Variante: Tutti abbiamo bisogno di qualcuno che ci guardi. A seconda del tipo di sguardo sotto il quale vogliamo vivere, potremmo essere suddivisi in quattro categorie. La prima categoria desidera lo sguardo di un numero infinito di occhi anonimi: in altri termini, desidera lo sguardo di un publico. La seconda categoria è composta da quelli che per vivere hanno bisogno dello sguardo di molti occhi a loro conosciuti. C'è poi la terza categoria, la categoria di quelli che hanno bisogno di essere davanti agli occhi della persona amata. E c'è infine una quarta categoria, la più rara, quella di coloro che vivono sotto lo sguardo immaginario di persone assenti. Sono i sognatori.