Frasi dal lavoro
Asinaria

L'Asinaria è una commedia di Tito Maccio Plauto. La datazione dell'opera è incerta e collocabile nel 206 o nel 211 a.C., quest'ultima è la data più plausibile: il testo della stessa, inoltre, ci è pervenuto con alcune lacune che hanno creato problemi di ricostruzione della trama, che in alcuni punti sembra contraddittoria. L'argomento dell'Asinaria, la trama e i personaggi coincidono con gli elementi che appartengono alla commedia nuova. Vi è, infatti, un giovane innamorato di una fanciulla. Il loro amore è contrastato da un antagonista e grazie all'aiuto di due servi astuti il protagonista riuscirà a ottenere la sua amata ed a portare a termine i suoi intenti amorosi.

“L'amante è come il pesce: pessimo se non è fresco.”
178
Quasi piscis, itidemst amator lenae: nequam est, nisi recens.
Asinaria

“Chi assaggia strenuamente la sfortuna poi azzanna proprio lui la fortuna.”
Atto II; 2011, pos. 4370
Asinaria

“Se vuoi regalare qualcosa, non hai che da prestarla ad un amico.”
Atto II; 2011, pos. 4494
Asinaria