
“Non preoccupatevi per me, - disse.”
Quel poco che zoppico non significa niente. Capita, alla gente della mia età. È normale. E anche la tosse: non è niente. Fa bene, tossire. Si smuove la roba che si ha dentro. Non può fare del male, se non si blocca in un posto, restando lì per anni. Quindi la tosse va benissimo. E idem l'insonnia. Va benissimo. Che cosa ci guadagno, a dormire? Si arriva a un età in cui ogni minuto di sonno è un minuto in meno per fare qualcosa di utile. Come tossire o zoppicare. E non parliamo delle donne. Vanno alla meraviglia. Si affitta una videocassetta e si fa un po' di sesso. È una cosa che pompa il sangue nel cuore. E anche le sigarette. Mi piace dire a me stesso che la passerò liscia. Lascia che siano i mormoni a smettere di fumare. Tanto crepano lo stesso. I soldi non sono un problema. Le mie entrate sono a posto. Niente pensione, niente risparmi, niente azioni e titoli. Quindi non c'è da preoccuparsi. Va tutto liscio. E non parliamo dei denti. Sono perfetti. Più ballano, più si può farli ballare con la lingua. Così ha qualcosa da fare anche lei. E non preoccupatevi del tremito. Prima o poi capita a tutti. E comunque è solo la sinistra. Per divertirsi, basta pensare che sia la mano di un altro. E l'improvviso e inaspettato calo di peso? Niente. Non ha senso mangiare quello che non si vede. E non preoccupatevi degli occhi. Possono sempre peggiorare. Quanto alla testa, poi, non pensiamoci neanche. Se ne va prima del corpo. Così dev'essere. Quindi non preoccupatevi della testa. Va benissimo. Pensiamo piuttosto alla macchina. Lo sterzo tira tutto da una parte. I freni sono stati rifatti tre volte. Sul terreno sconnesso il cofano salta su. (cap. XXXIII, pp. 305-306)
Rumore bianco