Frasi da libro
Storie di politica sospetta

Il primo racconto vede Pepe Carvalho impegnato a ritrovare uno strano personaggio scomparso: si tratta di un vecchietto squinternato che si crede l'ultimo erede della casata reale di Castilla e León, Federico III. Le indagini lo portano a investigare all'interno di un gruppo di giovani neofascisti, decisi a utilizzare il vecchio pazzo per attuare un piano criminale. Il secondo racconto è ambientato in un ricovero per vecchi bisognosi nel quale viene trovato morto soffocato un anziano ospite. Il prete del paese, amico e compagno politico di vecchia data di Carvalho, lo chiama per far luce su questa morte a partire da un libriccino rosso, il diario della vittima, che ha fatto parte di un gruppo segreto della guerriglia repubblicana. Nell'ultimo racconto la giovane e affascinante Teresa si reca da Carvalho per chiedergli di indagare sulla morte del nonno. Apparentemente tutto fa pensare a un normale attacco di cuore, ma la giovane ha trovato in un orologio che ha ereditato un bigliettino in cui il nonno dice di essere in pericolo e che questa volta l'avranno vinta loro.

Variante: "Carvalho suole guardare le donne dall'alto in basso, a metà strada tra la morale ugualitaria della gioventù che lo costringe a guardarle direttamente in faccia e le concessioni maschiliste permesse a se stesso mano a mano che invecchia." (Storie di politica sospetta).
Origine: Da Storie di politica sospetta, traduzione di Hado Lyria, Feltrinelli, p. 92 https://books.google.it/books?id=Ps5OBAAAQBAJ&pg=PT92. ISBN 88-588-1849-0