“Ecco l'angoscia umana in cui lo spettatore dovrà trovarsi uscendo dal nostro teatro. Egli sarà scosso e sconvolto dal dinamismo interno dello spettacolo che si svolgerà sotto i suoi occhi. E tale dinamismo sarà in diretta relazione con le angosce e le preoccupazioni di tutta la sua vita. Tale è la fatalità che noi evochiamo, e lo spettacolo sarà questa stessa fatalità. L'illusione che cerchiamo di suscitare non si fonderà sulla maggiore o minore verosimiglianza dell'azione, ma sulla forza comunicativa e la realtà di questa azione. Ogni spettacolo diventerà in questo modo una sorta di avvenimento. Bisogna che lo spettatore abbia la sensazione che davanti a lui si rappresenta una scena della sua stessa esistenza, una scena veramente capitale. Chiediamo insomma al nostro pubblico un'adesione intima e profonda. La discrezione non fa per noi. Ad ogni allestimento di spettacolo è per noi in gioco una partita grave. Se non saremo decisi a portare fino alle ultime conseguenze i nostri principi, penseremo che non varrà la pena di giocare la partita. Lo spettatore che viene da noi saprà di venire a sottoporsi ad una vera e propria operazione, dove non solo è in gioco il suo spirito, ma i suoi sensi e la sua carne. Se non fossimo persuasi di colpirlo il più gravemente possibile, ci riterremmo impari al nostro compito più assoluto.” Antonin Artaud (1896–1948) commediografo, attore teatrale e scrittore francese da Il teatro e il suo doppio Sulla vita , Gioco , Modo , Sensazione
“Gli allestimenti museali sono un riassunto e uno specchio drammatico dell'epoca in cui viviamo. I vetri antiproiettile, l'illuminazione da stadio o catacombale, i colori sordi e luccicanti dei muri, il gigantismo insensato, le ricostruzioni senz'anima. Via la polvere, via la patina, via l'ombra, via la carne di cui siamo fatti. Tutto è asettico. Cancellando la mortalità della vita, il luogo diventa eternamente morto.” Roberto Peregalli (1961) I luoghi e la polvere Sulla vita , Su Dio , Morto
“Più spendi, più vinci è un assioma ormai obsoleto: ritengo che l'allestimento di una squadra debba rispondere a requisiti che prescindano dall'aspetto economico. Un campione deve avere potenzialità tecnico-fisica, valori morali e compatibilità economico-finanziaria con le possibilità del club.” Claudio Lotito (1957) imprenditore e dirigente sportivo italiano ibidem Aspetto
“Nonostante il grande lavoro di preparazione che sta dietro a tutte le installazioni di Fresu, dal reperimento dei materiali, alla loro lavorazione, al trasporto e all'allestimento degli stessi, quello che l'osservatore percepisce è un grande senso di levità e poesia.” Sara Paradisi (1974) Il gioco delle apparenze fatto arte Senso
“L'architettura moderna, in ogni sua fase, è calata nei problemi urbanistici. L'Art Nouveau non riesce però a formulare una politica globale a scala di città. […] Il contributo Art Nouveau si esplica invece rigoglioso a livello di arredo urbano: lampioni, aiuole, stazioni metropolitane, allestimento arguto di piazze, strade e giardini, in genere del verde pubblico e privato. (Volume primo, II. La prima età dell'architettura moderna, Auguste Perret e Tony Garnier, p. 81)” Bruno Zevi (1918–2000) architetto, urbanista e storico italiano Storia dell'architettura moderna Problema , Sull'età
“Amo molto gli allestimenti semplici: voce narrante e musica. Ad esempio Blues in sedici, oppure Misterioso, dedicato a Thelonius Monk. Mi sarebbe piaciuto che alcuni miei lavori girassero di più.” Stefano Benni (1947) scrittore, giornalista e sceneggiatore italiano Sulla musica