“Lei gli prese la testa fra le mani e la adagiò affettuosamente sul proprio petto. – Ora siamo svegli, – disse, – e lo resteremo a lungo.Per sempre, avrebbe voluto correggerla Fridolin, ma prima che potesse pronunciare quelle parole lei gli posò un dito sulle labbra e mormorò, come tra sé: – Mai indagare il futuro. (2011, p. 112)” Arthur Schnitzler (1862–1931) scrittore, drammaturgo e medico austriaco Doppio sogno Futuro
“Sono stato un cercatore e ancora lo sono, ma non cerco più nelle stelle e nei libri: incomincio a udire gli insegnamenti che il mio sangue mormora in me.La mia storia non è piacevole, non è dolce e armoniosa come le storie inventate; sa di stoltezza e confusione, sa di follia e sogno, come la vita di tutti coloro che non vogliono più mentire a se stessi.(Demian)” Hermann Hesse (1877–1962) scrittore, poeta e aforista tedesco Stella , Storia , Sui libri , Follia
“Ecco altre isole insieme, altre pendíciScoprian alfin men erte ed elevate.Ed eran queste l'isole felici;Così le nominò la prisca etate,A cui tanto stimava i Cieli amici,Che credea volontarie, e non arateQuì partorir le terre, e in più graditiFrutti, non culte, germogliar le viti.Quì non fallaci mai fiorir gli olivi,E 'l mel dicea stillar dall'elci cave:E scender giù da lor montagne i riviCon acque dolci, e mormorio soave:E zefiri e rugiade i raggj estiviTemprarvi sì, che nullo ardor v'è grave:E quì gli Elisj campi, e le famoseStanze delle beate anime pose.” Torquato Tasso (1544–1595) poeta, scrittore e drammaturgo italiano Gerusalemme Liberata (1581) Montagna
“Velleità D'AmoreCandore sinfonico di foriero del giornomormora al cuor note d'oriente, nenie diuturne che euritmicanoriecheggiando dentrocelando trepidazioni proscritte in danzanti strofe nei meandri d'eternità,lasciandomi incerti trasogni in minuscole poesie connesse come intrecci di fili d'oro in mille metafore come fiori sparsi nel turchese prato di questo immenso mare dallo sguardo ondulato!Un panorama intenso nella sua estesa di fine Agosto, e come lieve brezza accarezzala mia anima in fuga e persanel mistero del suo effluvio,disegna ricordi da vivere nel futuro che non vuol avanzare! Oh incanto di luce sei, amor mio, dove sei o vibrazione divina?! Oggidì che pigramente scorri tra le linee del mio destino per poi traboccare nei colori del tramonto sfumato d'amore, colori l'orizzonte di sussulti in quei sbuffi di nugoli gridellini, suvvia raccontami una favola sulle sue labbra come rosein fiammelle di passione sulle mie altrettanto infuocate, e del suo respiro nel mioche come musica ci sospinge nel più alto dei cieli, raccontami ti prego oggidì, ancor chimera per i miei occhisarà il suo cuore per me?! Ancora la sogno ad occhi aperti sulle ali del destino che ancor mi seppellisce nel profondo delle mie lacrime di questa realtà che triste si spegne lenta disperdendoogni velleità d'amore, come scuri coriandoli al vento! Io chiudo il mio viso tra le mani nel disincanto di poterlaun giorno veder arrivare, poterla venerare e godere d'amore al suo fianco,fino all'estremo del mio veemente ardente sentimento che non si esaurisce alla fine della notte senza luna che sorride, mentre io disteso sullo scoglio mi assopisco nel più bel sogno che lei possa esser quimia per sempre, esprimo desideri alle stelle che brillanti sorridono facendomi da trapunta scaldandomi il cuormorente d'amore per lei, che ancor mistero è per me! © Laura Lapietra” Laura Lapietra Sull'amore , Luce , Sul destino , Futuro
“La quercia piange in autunno, le foglie dicono addio, vibranti sensazioni che scorrono tra il cielo uggioso e terra umidiccia, come sorgente viva che mormora, tutto l'amore nascosto di una foresta frusciante.” Daniela Cesta Sensazione , Autunno , Sull'amore