Benito Mussolini: Frasi popolari (pagina 3)

Frasi popolari di Benito Mussolini · Leggi le ultime citazioni e frasi celebri nella raccolta
Benito Mussolini: 309   frasi 1569   Mi piace

“Temo più uno iettatore di un antifascista.”

Citazioni tratte dai discorsi
Variante: Temo più uno iettatore di un antifascista.
Origine: Citato in Roberto Gervaso, Ve li racconto io, Milano, Mondadori, 2006, p. 235. ISBN 88-04-54931-9

“Mutevolissimo è lo spirito degli italiani. Quando io non sarò più, sono sicuro che gli storici e gli psicologi si chiederanno come un uomo abbia potuto trascinarsi dietro per vent'anni un popolo come l'italiano. Se non avessi fatto altro basterebbe questo capolavoro per non essere seppellito nell'oblio. Altri forse potrà dominare col ferro e col fuoco, non col consenso come ho fatto io. La mia dittatura è stata assai più lieve che non certe democrazie in cui imperano le plutocrazie. Il fascismo ha avuto più morti dei suoi avversari e il 25 luglio al confino non c'erano più di trenta persone. […] Quando si scrive che noi siamo la guardia bianca della borghesia, si afferma la più spudorata delle menzogne. Io ho difeso, e lo affermo con piena coscienza, il progresso dei lavoratori. […] Tra le cause principali del tracollo del fascismo io pongo la lotta sorda e implacabile di taluni gruppi industriali e finanziari, che nel loro folle egoismo temevano ed odiano il fascismo come il peggior nemico dei loro inumani interessi. […] Devo dire per ragioni di giustizia che il capitale italiano, quello legittimo, che si regge con la capacità delle sue imprese, ha sempre compreso le esigenze sociali, anche quando doveva allungare il collo per far fronte ai nuovi patti di lavoro. L'umile gente del lavoro mi ha sempre amato e mi ama ancora.”

da Opera omnia, vol. 32, pp. 170-171
Origine: Erroneamente, si indica spesso come fonte di questa citazione un falso testamento di Mussolini, a volte definito "politico", diffuso in rete e composto da brani riportati in un ordine totalmente arbitrario e con omissioni non segnalate; si noti, a titolo di esempio, come l'incipit di tale falso testamento si ritrovi a pagina 182 del 32esimo volume dellOpera omnia, mentre la sua conclusione sia a pagina 181.

“È l'aratro che traccia il solco, ma è la spada che lo difende. E il vomere e la lama sono entrambi di acciaio temprato come la fede dei nostri cuori.”

dal discorso per l'inaugurazione della Provincia di Littoria, 18 dicembre 1934; da Scritti e discorsi, vol. IX, p. 154
Citazioni tratte dai discorsi

“Chi non è pronto a morire per la sua fede non è degno di professarla.”

da Scritti e discorsi, vol. VII, p. 225

“Siamo quelli che siamo.”

Attribuite

“Non possiamo dare la libertà a coloro che ne approfitterebbero per assassinarci.”

Circolo rionale Sciesa, Milano, 4 ottobre 1922; da Scritti e discorsi, vol. II, 333
Citazioni tratte dai discorsi

“Libro e moschetto, fascista perfetto!”

Origine: Motto ideato nel 1927 in occasione dell'inaugurazione della Libreria del Littorio a Roma (Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto? Hoepli); attribuita anche a Leo Longanesi.

“Un popolo che pensa col culo.”

citato in Galeazzo Ciano, Diario, 1937-1943, Rizzoli, 1980, 14 settembre 1937

“I vecchi governi hanno inventato, allo scopo di non risolverla mai, la questione meridionale. Non esistono questioni settentrionali o meridionali. Esistono questioni nazionali.”

da un discorso del 31 marzo 1939; citato in Indro Montanelli e Mario Cervi, L'Italia dell'Asse, Milano, Rizzoli, 1980

“La disciplina deve cominciare dall'alto, se si vuole che sia rispettata in basso.”

da Scritti e discorsi, vol. I, p. 35

“Fate che le glorie del passato siano superate dalle glorie dell'avvenire.”

da Scritti e discorsi, vol VII, p. 256