Frasi di Greg Egan

Greg Egan è uno scrittore di fantascienza australiano.

Egan è famoso per le sue storie di fantascienza hard con forti basi di matematica e fisica quantistica, inclusa l'analisi della natura della coscienza. Altri temi da lui trattati sono la genetica, la realtà virtuale, l'ontologia quantistica, il trasferimento della coscienza, la sessualità e l'intelligenza artificiale. Ha vinto il Premio Hugo e il Premio John Wood Campbell Memorial per miglior romanzo, due dei tre più importanti premi fantascientifici. Alcuni dei suoi primi racconti contengono inoltre alcuni elementi sovrannaturali e horror. Il suo romanzo più noto, Permutation City, è un'esplorazione dell'argomento del trasferimento della personalità e della mente umana in elaboratori elettronici e della sua copia. Il protagonista stravolge il concetto di identità stessa di una persona, rendendo la lettura dei suoi libri una sfida intellettuale per il lettore.



I racconti di Egan sono stati pubblicati su molte riviste del settore e sono apparsi regolarmente su Interzone e Asimov's Science Fiction.

Egan svolge anche la professione di programmatore di computer. È vegetariano. Wikipedia  

✵ 20. Agosto 1961
Greg Egan photo
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Greg Egan frasi celebri

“Tutto è sopportabile, basta che finisca.”

Origine: Axiomatic, Più vicino, p. 342

Greg Egan Frasi e Citazioni

“A sei anni i miei genitori mi raccontarono che dentro il mio cranio c’era una gemma piccola e scura, che imparava a essere me.
Microscopici ragni avevano tessuto una ragnatela dorata nel mio cervello, perché l’contenuto nella gemma potesse udire il sussurro dei miei pensieri. La gemma origliava i miei sensi e interpretava i messaggi chimici trasportati dalla circolazione sanguigna: la gemma vedeva, udiva, odorava, gustava e toccava il mondo esattamente come me, mentre l’istruttore monitorava i suoi pensieri e li confrontava con i miei. Ogni qualvolta questi pensieri erano sbagliati, l’istruttore, più veloce del pensiero, dava una risistemata alla gemma, facendo una piccola modifica qua e là, apportando i cambiamenti necessari per correggere i suoi pensieri.
Perché? Perché quando non avessi più potuto essere me, la gemma avrebbe potuto esserlo al posto mio.
Io pensai: “Se ciò che sento mi fa sentire strano e mi dà le vertigini, cosa deve provare la?”. Esattamente la stessa cosa, riflettei; non sa di essere la gemma e anch’essa si domanda cosa può provare la gemma, rispondendosi poi:
“Esattamente la stessa cosa, non sa di essere la gemma, e anch’essa si domanda cosa può provare la gemma”.
E anch’essa si chiede…
(Ne ero certo, visto che io me lo domandavo.)
… anch’essa si interroga se è l’Io reale o se semplicemente è la gemma che sta imparando a essere me.

Divenuto un dodicenne pieno di superbia e di scherno, mi presi gioco di quelle preoccupazioni infantili. Tutti avevano la gemma, salvo i membri di oscure sette religiose, e sprecare tempo su una banalità simile mi appariva una perdita di tempo. La gemma era la gemma, un fatto universale della vita, una cosa comune come una cacca. Io e i miei amici vi costruivamo battute stupide, come facevamo con le cose del sesso, per provare a noi stessi quanto eravamo saputi in quel campo.
In realtà, però, non eravamo saputi e imperturbabili come pretendevamo di essere. Un giorno, mentre giocavamo nel parco chiacchierando del più e del meno, uno della banda, il suo nome l’ho dimenticato, ma lo ricordo come una persona troppo intelligente per il suo stesso bene, si mise a domandare a ciascuno di noi: — Chi sei tu? La gemma o l’essere umano?
Noi tutti rispondemmo indignati, senza esitare: — L’essere umano!
Quando tutti ebbero risposto, lui rise e affermò: — Bene, io no. Io sono la gemma. Siete degli stronzi perdenti e mangerete merda, perché voi tutti finirete spazzati via nel cesso cosmico, ma io, io vivrò per sempre.
Lo picchiammo fino a fargli colare il sangue dal naso.

Dal racconto.”

Axiomatic

“Chiunque insista che la SF deve essere prima di tutto sulla gente e in seconda sulle idee sta semplicemente pronunciando uno slogan. A volte le sole persone richieste sono il lettore e lo scrittore.”

da Interview with Greg Egan in Ibn Qirtaiba, Issue 18, settembre 1996; citato in Intervista a Greg Egan http://www.intercom.publinet.it/i3.htm

Greg Egan: Frasi in inglese

“Every night, at exactly a quarter past three, something dreadful happens on the street outside our bedroom window. We peek through the curtains, yawning and shivering in the life-draining chill, and then we clamber back beneath the blankets without exchanging a word, to hug each other tightly and hope for sound sleep before it's time to rise.

Usually what we witness verges on the mundane. Drunken young men fighting, swaying about with outstretched knives, cursing incoherently. Robbery, bashings, rape. We wince to see such violence, but we can hardly be shocked or surprised any more, and we're never tempted to intervene: it's always far too cold, for a start! A single warm exhalation can coat the window pane with mist, transforming the most stomach-wrenching assault into a safely cryptic ballet for abstract blobs of light.

On some nights, though, when the shadows in the room are subtly wrong, when the familiar street looks like an abandoned film set, or a painting of itself perversely come to life, we are confronted by truly disturbing sights, oppressive apparitions which almost make us doubt we're awake, or, if awake, sane. I can't catalogue these visions, for most, mercifully, are blurred by morning, leaving only a vague uneasiness and a reluctance to be alone even in the brightest sunshine.”

Scatter My Ashes http://gregegan.customer.netspace.net.au/HORROR/SCATTER/Scatter.html, published in Interzone (Spring 1988)
Fiction

“Screw every known human culture.”

Fiction, Distress (1995)

“On his eighteenth day in the tiger cage, Robert Stoney began to lose hope of emerging unscathed.”

Oracle http://gregegan.customer.netspace.net.au/MISC/ORACLE/Oracle.html, published in Asimov's (July 2000)
Fiction

“Nobody wants to spend eternity alone.”

Closer http://eidolon.net/?story=Closer (also published in Eidolon, Winter 1992)
Fiction, Axiomatic (1995)

“[T]hat most beings would prefer to continue to exist once they exist is not in itself a good reason for bringing them into existence, it’s merely a good argument against murder.”

Comment on Scott Aaronson's "Does it come with a 14-Gyr warranty?" http://www.scottaaronson.com/blog/?p=265#comment-7403
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