“Scrive molto, Bruno. Ovunque si trovi nel suo eterno peregrinare entra ed esce dalle Università iscrivendosi a volte come allievo, altre come docente, e ovunque si segnala per la vivacità del temperamento e l'ingegno brillante. Né scrive solo di filosofia o sulla mnemotecnica. Scrive anche per il teatro, componendo Il Candelaio. Vi appare un mondo corrotto e violento del quale si ride, ma si ride con l'amarezza che qualche volta noi riserviamo alle satire politiche dei nostri tempi che ci fanno sorridere, ma ci fanno sorridere amaramente.”

Corrado Augias

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 02 Luglio 2022. Storia
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Giordano Bruno 248
filosofo e scrittore italiano 1548–1600

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“Come sapete la domanda che più spesso viene posta a noi scrittori, la domanda preferita è: perché scrive? Io scrivo perché sento il bisogno innato di scrivere! Scrivo perché non posso fare un lavoro normale, come gli altri. 
Scrivo perché voglio leggere libri come quelli che scrivo. 
Scrivo perché ce l'ho con voi, con tutti. Scrivo perché mi piace stare chiuso in una stanza a scrivere tutto il giorno.
 Scrivo perché posso sopportare la realtà soltanto trasformandola.
 Scrivo perché tutto il mondo conosca il genere di vita che abbiamo vissuto, che viviamo io, gli altri, tutti noi a Istanbul, in Turchia.
 Scrivo perché amo l'odore della carta, della penna e dell'inchiostro.
 Scrivo perché credo nella letteratura, nell'arte del romanzo più di quanto io creda in qualunque cosa. 
Scrivo per abitudine, per passione.
 Scrivo perché ho paura di essere dimenticato. 
Scrivo perché apprezzo la fama e l'interesse che ne derivano. Scrivo per star solo. Forse 
scrivo perché spero di capire il motivo per cui ce l'ho così con voi, con tutti. 
Scrivo perché mi piace essere letto.
 Scrivo perché una volta che ho iniziato un romanzo, un saggio, una pagina, voglio finirli. 
Scrivo perché tutti se lo aspettano da me.
 Scrivo perché come un bambino credo nell'immortalità delle biblioteche e nella posizione che i miei libri occupano negli scaffali. 
Scrivo perché la vita, il mondo, tutto è incredibilmente bello e sorprendente. 
Scrivo perché è esaltante trasformare in parole tutte le bellezze e ricchezze della vita. 
Scrivo non per raccontare una storia ma per costruirla. 
Scrivo per sfuggire alla sensazione di essere diretto in un luogo che, come in un sogno, non riesco a raggiungere. 
Scrivo perché non sono mai riuscito ad essere felice. 
Scrivo per essere felice.”

Orhan Pamuk (1952) scrittore e saggista turco

My Father's Suitcase: The Nobel Lecture

Vladimir Vladimirovič Nabokov photo

“Penso come un genio, scrivo come uno scrittore brillante, e parlo come un bambino.”

Vladimir Vladimirovič Nabokov (1899–1977) scrittore, saggista e critico letterario russo

da Intransigenze

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“Da quando scrivo è così. Chiudo le porte del mondo e ne apro altre.”

Francesco Carofiglio (1964) architetto, scrittore e illustratore italiano

Origine: L'estate del cane nero, p. 65

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“Io scrivo poesie… io scrivo dalle 700 alle 1.200 poesie al giorno… che certe volte non ho neanche il tempo per leggerle…”

Nino Frassica (1950) attore, comico e personaggio televisivo italiano

I migliori anni

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“A volte penso che: nel momento in cui uno ride, quello sia veramente un momento in cui si aprono le porte della percezione e l'Eternità entra in noi.”

Jovanotti (1966) cantautore, rapper e disc jockey italiano

Origine: Cfr. Intervista a Che tempo che fa, 29 gennaio 2011.

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“L'opera poetica di Lucrezio è proprio come mi scrivi: rivela uno splendido ingegno, ma anche notevole abilità artistica.”

Marco Tullio Cicerone (-106–-43 a.C.) avvocato, politico, scrittore, oratore e filosofo romano

Origine: Da Epistulae ad Quintum fratrem, II, 9, 3.

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