“Ma, per venire alla conclusione […] nel spacio infinito o potrebono essere infiniti mondi simili a questo, o che questo universo stendesse la sua capacità e comprensione di molti corpi, come son questi, nomati astri; ed ancora che (o simili o dissimili che sieno questi mondi) non con minor raggione sarebe bene a l'uno l'essere che a l'altro; perché l'essere de l'altro non ha minor raggione che l'essere de l'uno, e l'essere di molti non minor che de l'uno e l'altro, e l'essere de infiniti che di molti. Là onde, come sarebe male la abolizione ed il non essere di questo mondo, cossì non sarebe buono il non essere de innumerabili altri.”
Elpino: dialogo I
Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020.
Storia
Argomenti
mondo , abolizione , ancora , bene , buono , comprensione , conclusione , dialogo , essere , infinito , male , simile , universo , capacità , altro , minoreGiordano Bruno 248
filosofo e scrittore italiano 1548–1600Citazioni simili

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4174, Bologna, 17 aprile 1826; 1898, Vol. VII, pp. 104-105