“La società spesso perdona il criminale; ma non perdona il sognatore.”

—  Oscar Wilde

Il critico come artista

Originale

Society often forgives the criminal; it never forgives the dreamer.

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 05 Agosto 2020. Storia
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Oscar Wilde 344
poeta, aforista e scrittore irlandese 1854–1900

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“Perdona spesso agli altri, ma mai a te stesso.”
Ignoscito saepe alteri, numquam tibi.

Publilio Siro scrittore e drammaturgo romano

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“Perdono, perdono. Tu mi perdoni padre mio, non è vero? Tu mi perdoni, in fondo mi conosci.”

Carmelo Bene (1937–2002) attore, drammaturgo e regista italiano

"Amleto" televisivo di C. Bene, Rai 1977

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“Amico, hai vinto: io ti perdon…; perdona.”

XII, 66
Gerusalemme liberata

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“Più che un perdono da riconquistare, è il perdono che ci riconquista.”

Plinio Corrêa de Oliveira (1908–1995) storico, politico e filosofo brasiliano

Origine: Innocenza primordiale e contemplazione sacrale dell'Universo, p. 61

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“Lo stupido non perdona né dimentica. L'ingenuo perdona e dimentica. Il saggio perdona ma non dimentica.”

Thomas Szasz (1920–2012) psichiatra

Origine: Da The Second Sin https://equalityfiles.files.wordpress.com/2013/12/thomas_szasz_the_second_sin.pdf, 1973, in "Personal Conduct", p. 51.

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“Le virtù si perdono nell'interesse come i fiumi si perdono nel mare.”

François de La Rochefoucauld (1613–1680) scrittore, filosofo e aforista francese

171
Massime, Riflessioni morali

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“Perdono tutti e a tutti chiedo perdono. Va bene? Non fate troppi pettegolezzi.”

Cesare Pavese (1908–1950) scrittore, poeta, saggista e traduttore italiano

Origine: Parole d'addio riportate sul frontespizio http://www.internetculturale.it/upload/immagini/ultime%20parole%20grande.jpg di una copia dei Dialoghi con Leucò, ritrovata su un tavolino accanto al suo corpo senza vita. Il 27 agosto 1950 Pavese si suicidò con una dose eccessiva di barbiturici in una camera al terzo piano dell'Hotel Roma in piazza Carlo Felice, a Torino. Lo indussero a compiere questo «atto di ambizione» la delusione amorosa per la fine del rapporto sentimentale con l'attrice americana Constance Dowling – a cui dedicò gli ultimi versi di Verrà la morte ed avrà i tuoi occhi – e il disagio esistenziale che per tutta la vita aveva cercato di vincere.

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