“L'impressione che ci causano una persona, un'opera (o un'interpretazione) fortemente caratterizzate, è assai particolare. Noi ci portiamo dentro le idee di «bellezza», «ampiezza di stile», «pathos», che a rigore potremmo aver l'illusione di riconoscere nella banalità d'un talento, d'un viso regolare, ma il nostro spirito attento ha dinanzi a sé l'insistenza d'una forma di cui non possiede un equivalente intellettuale, da cui gli è necessario far liberare l'ignoto. Sente un suono acuto, un'intonazione bizzarramente interrogativa. Si domanda: «È bello? Ciò che provo, è ammirazione? È questa la ricchezza di colore, la nobiltà, la potenza?». E a rispondere è di nuovo una voce acuta, un tono curiosamente interrogativo, è l'impressione dispotica causata da un essere sconosciuto, tutta materiale, e nella quale non uno spazio vuoto è lasciato alla «larghezza dell'interpretazione». E proprio per questo sono le opere veramente belle, se ascoltate sinceramente, quelle che più ci deluderanno, perché, nella collezione delle nostre idee, non ce n'è una che corrisponda a un'impressione individuale.”
I; 1990, p. 778
Alla ricerca del tempo perduto, I Guermantes
Argomenti
persone , bellezza , acuto , ammirazione , ampiezza , attento , collezione , color , colore , domanda , equivalente , essere , forma , ignoto , illusione , impressione , insistenza , intellettuale , interpretazione , interrogativo , intonazione , larghezza , lasciata , materiale , nuovo , opera , operaio , particolare , pathos , persona , potenza , ricchezza , rigore , spazio , spirito , stile , suono , talento , tono , viso , voce , vuoto , sconosciuto , opere , banalità , nobiltà , proprio , belloMarcel Proust 209
scrittore, saggista e critico letterario francese 1871–1922Citazioni simili

“La megalomania dell'interprete: nella sua interpretazione si sente più ricco dell'opera.”
La provincia dell'uomo

dalla Prefazione alla seconda edizione, p. IX, 1820
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“Quanto maggiore sarà il numero delle idee accessorie, tanto più crescerà la bellezza dello stile.”
da Ricerca intorno alla natura dello Stile; citato in Giuseppe Maffei, Storia della Letteratura, Vol. III, p. 41

Origine: Dell'amore e del dolore delle donne, p. 104