“Quando abbiamo superato una certa età, l'anima del bambino che siamo stati e l'anima dei morti da cui siamo usciti vengono a gettarci a piene mani le loro ricchezze e i loro sortilegi, chiedendo di cooperare ai nuovi sentimenti che proviamo e nei quali, cancellando la loro antica effigie, li rifondiamo in una creazione originale. […] Dobbiamo ricevere, dopo una certa ora, tutti i nostri parenti arrivati da tanto lontano e radunatisi intorno a noi.”
1990, p. 1683
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“Il sesso? A una certa età diventa un disturbo.”
fonte 6

“Tutti hanno di dispiacersi quando sono superati in qualcosa dai parenti.”
VI, 34; 1997
A proximis quisque minime anteiri volt.
Ab urbe condita, Proemio – Libro X