“Noi, il popolo, fummo negati persino il diritto di nominare la parola pace o partigiani della pace, e tutti coloro connessi con loro finivano a soffrire in prigione, come se fosse un crimine imperdonabile. Ma ora che il popolo è stato liberato dalla schiavitù e dopo l'alba di 14 luglio, questa Repubblica e i suoi figli sono stati liberati e sono stati sin d'allora in marcia verso la via della libertà.”

Principles of 14th July revolution
Variante: A noi, al popolo, fu negato persino il diritto di nominare la parola pace o partigiani della pace e chiunque fosse connesso con loro doveva soffrire in prigione, come se fosse un crimine imperdonabile. Ma ora, dopo che il popolo è stato liberato dalla schiavitù e che è sorta su di noi l'alba del 14 luglio, questa Repubblica e i suoi figli sono stati liberati e sono stati sin d'allora in marcia verso la via della libertà.

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 22 Maggio 2020. Storia
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Abd al-Karim Qasim 44
militare e politico iracheno 1914–1963

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“A noi, al popolo, fu negato il diritto anche solo di accennare alla parola pace o partigiani della pace e chiunque fosse connesso con loro doveva soffrire in prigione, come se fosse un crimine imperdonabile. Ma ora, dopo che il popolo è stato liberato dalla schiavitù e che è sorta su di noi l'alba del 14 luglio, questa Repubblica e i suoi figli sono stati liberati e d'allora si sono messi in marcia sul cammino della libertà.”

Abd al-Karim Qasim (1914–1963) militare e politico iracheno

We, the people, were denied of the right even to mention the word peace or peace partisans and everyone related to them had to suffer from imprisonment as if it were an unpardonable crime. But now, after the people have been liberated from slavery, and after July 14 ha dawned on us, this Republic and her sons have been liberated and have been marching on the path of freedom ever since.
Principles of 14th July revolution

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“Io propugno la Pace, ma non la pace ad ogni costo. Chiedo il disarmo parziale, ma a condizione che un Tribunale d'arbitrato salvaguardi, con l'autorità dovuta, il diritto dei Popoli contro l'arbitrio dei Potenti. […] I popoli devono conservare almeno la libertà di poter pregare il loro Dio, di cantare e giurare nella loro lingua materna.”

Stefano Turr (1825–1908) militare e politico ungherese

Origine: Da La paix et le droit. Choses polonaises, L'Écho de la Méditerranée, 16 febbraio 1902; citato in Pasquale Fornaro, István Türr: una biografia politica, Rubbettino, Soveria Mannelli, 2004, [//books.google.it/books?id=rI975L2mAuQC&pg=PA5 p. 5]. ISBN 88-498-1028-8

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“Quando ottenemmo l'indipendenza, la nostra costituzione contenne delle clausole ambigue che non chiarirono se l'Uganda fosse una repubblica, una monarchia, o uno Stato federale o unitario. Abbiamo semplificato sbrigativamente le cose sin dal 1966. Ora siamo ora una repubblica, e tentiamo di emancipare il popolo economicamente e mentalmente.”

Milton Obote (1925–2005) politico ugandese

Variante: Quando ottenemmo l'indipendenza, la nostra costituzione disponeva di certe clausole che non chiarirono se l'Uganda fosse una repubblica, una monarchia, o uno Stato federale o unitario. Abbiamo affusolato le cose sin dal 1966. Siamo ora una repubblica, e tentiamo di emancipare il popolo economicamente e mentalmente.

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“Se volete sapere se un paese è stato liberato, chiedetelo alla sua popolazione. Dovrebbe essere il popolo a stabilirlo, non gli intellettuali e politici del paese invasore.”

Noam Chomsky (1928) linguista, filosofo e teorico della comunicazione statunitense

America: il nuovo tiranno

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“Prima della liberazione, solo lo Stato usava il denaro. Lo usava per comprare vari prodotti nelle zone non ancora liberate per le necessità delle zone liberate sotto il suo controllo. Dopo queste esperienze, abbiamo chiesto il parere del popolo il quale giudicò che il denaro era inutile, poiché le cooperative erano già riuscite a gestire lo scambio dei beni fra loro. Quindi, in quel periodo, nelle zone liberate, che si estendevano lungo più del 90% del paese, con quasi cinque milioni di abitanti, avevamo già risolto questo problema. Quando la popolazione delle città fu evacuata nelle campagne, fu interamente presa in carico dalle cooperative. Questa pratica ci ha condotti a rinunciare al denaro fino ad ora. Quale sarà la situazione in futuro? Questo dipenderà dal nostro popolo. Se il popolo decide che sia necessario tornare a utilizzare il denaro, lo faremo.”

Pol Pot (1925–1998) politico e rivoluzionario cambogiano

Citazioni tratte dalle interviste
Variante: Prima della liberazione, solo lo Stato usava il denaro. Lo usava per comprare vari prodotti nelle zone non ancora liberate per l'uso delle zone liberate sotto il suo controllo. Dopo queste esperienze, abbiamo chiesto il parere del popolo; giudicò che il denaro era inutile, siccome le cooperative avevano già risolto lo scambio dei beni fra di esse. Quindi, in quel periodo, nelle zone liberate, che si estendevano lungo più del 90% del paese, con quasi cinquemilioni di abitanti, avevamo già risolto questo problema. Quando la popolazione delle città fu evacuata nelle campagne, fu totalmente assorbita nelle cooperative. Questa pratica ci ha condotti a rinunciare al denaro per ora. Cosa sarà la situazione futura? Questo dipenderà dal nostro popolo. Se il popolo decide che sia necessario tornare a utilizzare il denaro, lo faremo.

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