“Pur quell'ardor che da te nacque è spento: | Perch'io te non amai, ma quella Diva | Che già vita, or sepolcro, ha nel mio core.”

vv. 77-79

Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia
Argomenti
vita , ardore , core , fai-da-te , sepolcro , diva
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Giacomo Leopardi 224
poeta, filosofo e scrittore italiano 1798–1837

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“*E allor t'amai, non come il volgo suole | l'amica, ma qual padre ama la prole. | Or ti conobbi, o Lesbia; e se ancor ardo, | pur son meno di te lieve e codardo. | Come mai? Chiedi. Ahi, se la stima muore, | le stesse infedeltà crescon l'amore!”
Dilexit tum te non tantum ut uulgus amicam, | sed pater ut gnatos diligit et generos. | Nunc te cognoui: quare etsi impensius uror, | multo mi tamen es uilior et leuior. | Qui potis est? inquis. Quod amantem iniuria talis | cogit amare magis, sed bene velle minus.

Gaio Valerio Catullo (-84–-54 a.C.) poeta romano

LXXII; vv. 3-8
Carmi
Variante: E allor t'amai, non come il volgo suole | l'amica, ma qual padre ama la prole. | Or ti conobbi, o Lesbia; e se ancor ardo, | pur son meno di te lieve e codardo. | Come mai? Chiedi. Ahi, se la stima muore, | le stesse infedeltà crescon l'amore!

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“Due camminando di notte per dubbiosa via, quello dinanzi fece grande strepito col culo; e disse l'altro compagno: — or veggo io ch'i' son da te amato. — Come? disse l'altro. — Quel rispose: — tu mi porgi la coreggia, perch'io non caggia, né mi perda da te.”

Leonardo Da Vinci (1452–1519) pittore, ingegnere e scienziato italiano

1979, p. 287
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Origine: Doppio senso dovuto al fatto che "coreggia" può significare sia "scorreggia" sia "striscia di cuoio, cinghia".

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