„Non uscire da te stesso, rientra in te: nell'intimo dell'uomo risiede la verità.“
da La vera religione
Noli foras ire, in te ipsum redi, in interiore homine habitat veritas.
Data di nascita: 13. Novembre 354
Data di morte: 28. Agosto 430
Altri nomi: Svatý Augustýn, Augustinus, Sv. Augustín
Aurelio Agostino d'Ippona è stato un filosofo, vescovo e teologo berbero con cittadinanza romana.
Conosciuto semplicemente come sant'Agostino, è Padre, dottore e santo della Chiesa cattolica, detto anche Doctor Gratiae . Secondo Antonio Livi, filosofo, editore e saggista italiano di orientamento cattolico, è stato «il massimo pensatore cristiano del primo millennio e certamente anche uno dei più grandi geni dell'umanità in assoluto». Se le Confessioni sono la sua opera più celebre, si segnala per importanza, nella vastissima produzione agostiniana, La città di Dio.
da La vera religione
Noli foras ire, in te ipsum redi, in interiore homine habitat veritas.
— Agostino d'Ippona, libro Confessioni
27, 38
Confessioni, Libro X (Dopo la ricerca e l'incontro con Dio)
dal De Ordine
Melius scitur Deus, nesciendo.
citato nel Catechismo della Chiesa Cattolica, 797
Variante: Ciò che è il nostro spirito, cioè la nostra anima, per le membra del nostro corpo, è lo Spirito Santo per le membra di Cristo, per il corpo di Cristo che è la Chiesa.
citato in Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto?, Hoepli, 1921, p. 487
Attribuite
da De Symbolo ad Catechumenos
Non habebit Deum patrem, qui Ecclesiam noluerit habere matrem.
dai Discorsi, 58, 7, 8
Ira festuca est, odium trabes est.
Discorsi
— Agostino d'Ippona, libro La città di Dio
da La città di Dio, Città Nuova, Roma, 2006, cap. IV, 4, p. 171 http://books.google.it/books?id=0KVKmRt7pdAC&pg=PA171
dai Trattati sulla prima epistola di Giovanni. tr. 7, 8
da De praedestinatione sanctorum (429), cap. 5
dal De Ordine II, c. 4, 12
Aufer meretrices de rebus humanis, turbaveris omnia libidinus.
— Agostino d'Ippona, libro Confessioni
8, 15
Confessioni, Libro X (Dopo la ricerca e l'incontro con Dio)
citato in Natale Ginelli, La tua via, Edizioni Paoline, 1957
dalle Esposizioni sui Salmi 138, 20
Melius est reprehendant nos grammatici quam non intelligant populi.