cap. II, 2, pp. 135 sg.
Studi galileiani
“E nondimeno, è proprio Galileo che è nel vero. Perché, come siamo venuti dicendo, egli non cerca affatto nei dati sperimentali il fondamento della sua teoria; sa bene che è impossibile. E sa anche che l'esperienza, come pure la sperimentazione, eseguita nelle condizioni concrete – nell'aria e non nel vuoto, su una tavola levigata e non su un piano geometrico, ecc. – non può dare i risultati previsti dall'analisi del caso astratto. Cosí non gli passa neppure per la mente di esigerlo. Il caso astratto è un caso supposto e l'esperienza deve confermare che questa supposizione è giusta, nel limite delle sue possibilità, o, meglio, nel limite della nostra possibilità. Perché, come si è detto recentemente: «a che pro cercare il quinto decimale, quando già il secondo non ha nessun senso?».”
cap. II, 3, p. 156
Argomenti
analisi , aria , astratto , bene , cap. , caso , condizione , detto , esperienza , fondamento , giusto , limite , meglio , mente , piano , previsto , quinto , risultato , secondo , senso , sperimentazione , supposizione , supposta , tavolo , teoria , vero , vuoto , venuta , ecc. , cerca , possibilità , proprio , impossibile , proAlexandre Koyré 36
storico della scienza e filosofo francese 1892–1964Citazioni simili

“Lo sanno tutti che in caso di pericolo
Si salva solo chi sa volere bene.
(Alla mia età)”

Perché scrivo libri così buoni, 1, p. 57; 2007
cap. II, Conclusione, pp. 156 sg.
Studi galileiani

giornata seconda, p. 183; citato in Koyré 1979, p. 294
Dialogo sopra i due massimi sistemi

“In tal caso mi spiacerebbe proprio per il buon Dio: la teoria è giusta!”
Origine: In risposta alla domanda di uno studente su cosa avrebbe detto se la teoria della relatività generale non fosse stata confermata dalle misurazioni astronomiche. Pensieri di un uomo curioso, p. 124.
Origine: Nel 1919, Archivio Einstein 33-257.
Origine: Pensieri di un uomo curioso, p. 124