“Dunque, per sostenere che vi furono «quattro giornate» insurrezionali bisogna fare davvero i salti mortali. Si fanno da cinquant'anni. E nel farli, nel vantare le «giornate» che non vi furono, si tengono ai margini e nell'ombra quelle che invece vi furono, anche se, a rigor di termini, non si possono definire «giornate» per il loro carattere che fu strettamente militare e non guerrigliero né popolare. Nella narrazione che precede abbiamo cercato di ricostruire attentamente quello che avvenne a Napoli il 9, il 10 e l'11 settembre, con una coda drammatica e sanguinosa il 12, quando reparti delle forze armate italiane, regolarmente inquadrati e agli ordini dei loro comandanti, difesero la città dalla penetrazione tedesca, e si arresero solo dopo che erano rimasti soli in Italia. I tedeschi erano allora in entrata e non in uscita e, anche se non scatenarono una vera e propria battaglia per la conquista di Napoli, esercitarono una dura e crescente pressione. Dietro le loro avanguardie (non retroguardie) si intravedeva la presenza delle grandi unità, che erano all'offensiva e non in ritirata. Combatterli in questa fase fu davvero un affare serio. E disconoscerlo, come ancora oggi si fa, serve solo a distorcere la prospettiva vera dei fatti.”
Origine: Napoli 1943, p. 166
Argomenti
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politico, giornalista e scrittore italiano 1926–2011Citazioni simili

“Devo paragonarti dunque a una giornata d'estate? | No, sei più amabile e temperata.”
da Sonetto XVIII
Sonetti

da Il libro dell'inquietudine, a cura di Maria José de Lancastre, prefazione di Antonio Tabucchi, Feltrinelli, Milano 1987, p. 98
Il poeta è un fingitore

Origine: Citato in Piero Pardini, Citazioni a bordo campo http://www.ubitennis.com/2008/07/26/107326-citazioni_bordo_campo_giugno.shtml, Ubitennis.com, giugno 2008

dall'intervista per "News of the World", 20 settembre 1981