“L'educazione consiste nel far piacere agli altri. Per questo è così rara.” Roberto Gervaso (1937) storico, scrittore, giornalista La volpe e l'uva
“La nobiltà non fa per me. La ricchezza la stimo e non la stimo. Tutto il mio piacere consiste nel vedermi servita, desiderata, adorata. Questa è la mia debolezza, e questa è la debolezza di quasi tutte le donne…” Carlo Goldoni La locandiera La Locandiera
“[…] è natura degli uomini, quando si partono da uno estremo nel quale sono stati tenuti violentemente, correre volonterosamente, senza fermarsi nel mezzo, all'altro estremo.” Francesco Guicciardini libro Storia d'Italia Storia d'Italia
“La pace nasce dalla coerenza, dalla legalità, dal rispetto dell'altro, dal far proprie le speranze e le esigenze degli altri. La pace nasce dalla fatica di dire no quando è necessario.” Sergio Mattarella (1941) 12º Presidente della Repubblica Italiana 2015
“Il piacere umano (così probabilmente quello di ogni essere vivente, in quell'ordine di cose che noi conosciamo) si può dire ch'è sempre futuro, non è se non futuro, consiste solamente nel futuro. L'atto proprio del piacere non si dà. Io spero un piacere; e questa speranza in moltissimi casi si chiama piacere.” Giacomo Leopardi libro Zibaldone Zibaldone di pensieri
“C'è ancora speranza se tutti noi, nel nostro piccolo, ci riveliamo all'altro nell'amore e nel perdono.” Nirmala Joshi (1934–2015)
“I piaceri proibiti sono i più desiderati dal corpo e i più riprovati dalla coscienza.” Giuseppe Tobia
“Non c'è nulla di nobile nell'essere superiore a qualcun altro. La vera nobiltà consiste nell'essere superiore a chi eravamo ieri.” Ernest Hemingway (1899–1961) scrittore e giornalista statunitense
“Non c'è niente di nobile nell'essere superiore a qualcun altro. La vera nobiltà consiste nell'essere superiore al te stesso precedente.” Fabio Volo libro Il giorno in più Il giorno in più
“Fino allora era stata una fanciulla, aveva conosciuto nulla del mondo; i miei dolori, benché grandi, erano stati in certo modo compensati da quelle illusioni, che l'inesperienza e la gioventù avevano ancora il potere di crearmi; possedeva ancora il segreto della fatua felicità dei giorvani – sapeva sperare; ora tutto erfa mutato, tutto l'edificio era caduto; io era rimasta sola colle mie passioni, colle mie infermità, colle mie debolezza; con tutte quelle miserie che la natura ha dato alla donna, senza il compenso d'una sola delle sue gioie.” Iginio Ugo Tarchetti libro Fosca cap. XXIX, p. 119 Fosca