“Io avevo quei terribili incubi, e basta. Frits mio d'oro, spero di non provare più simili orrori! Non me li scorderò fin che campo. […] Quanto male c'è al mondo.»
«È dagli uomini che viene» disse Pungitopo. «Tutti gli altri elil fanno quello che devono fare e Frits li spinge come spinge noi. Vivono su questa terra e hanno bisogno di nutrirsi. Gli uomini invece non sono contenti finché non hanno rovinato la terra e distrutto gli animali.»”
cap. 21, La catastrofe
Citazioni simili

“A cosa non spingi i cuori degli uomini, o esecrabile fame dell'oro!”
III, 56-57
Quid non mortalia pectora cogis,
Auri sacra fames!
Eneide

“Frits mio d'oro in cima a un monte! (Mirtillo; cap. 33, Il grande fiume, p. 315)”
La collina dei conigli

Origine: Universo, terra, uomo, p. 120

da Fantasie di interludio, p. 208
Poesie, Pessoa ortonimo, Gli eteronimi, Alberto Caeiro: Poemi completi

Origine: Citato in Karlheinz Deschner, Sopra di noi... niente, traduzione di Gianni Bertocchini, Ariele, 2008.
Un brano simile, più esteso, è riportato come «attribuito» a Shaw in Emanuela Barbero, Alessandro Cattelan, Annalaura Sagramora, La Cucina Etica, Edizioni Sonda, Casale Monferrato, 2010, p. 12 http://books.google.it/books?id=4Zq9Ll4jkToC&pg=PA12. ISBN 978-88-7106-566-3