“Nella filosofia śivaita il divino è definito come "ciò in cui gli opposti coesistono". Troviamo la stessa definizione in Eraclito. 'L'unione degli opposti' (coincidentia oppositorum) era per Nicola Cusano la meno imperfetta definizione di Dio.”
Origine: Śiva e Dioniso, Citazoni, p. 206
Argomenti
dio , definizione , divino , filosofia , filosofo , imperfetto , meno , opposto , stesso , unioneAlain Daniélou 43
storico delle religioni e orientalista francese 1907–1994Citazioni simili

da una lettera a Hans-Georg Gadamer del 2 dicembre 1971, in: Gadamer, La dialettica di Hegel, traduzione di R. Dottori, Marietti, Genova 1996, p. 187

“Il suo Dio è il Dio del filosofo, la natura di Spinoza, da lui stesso definita: Deus in rebus.”
La distinzione dei due lumi, della natura umana e della grazia superinfusa, della ragione e della fede, della filosofia e della teologia era antica; e può dirsi uno dei luoghi comuni della Scolastica. Ma in Bruno, che scalza la trascendenza su cui si fondava quella filosofia medievale che poteva servire la teologia; in Galileo, che distrugge il geocentrismo così congruo con le imperfette idee teistiche e teologiche che il Cristianesimo aveva ereditate dal Vecchio Testamento e dalla filosofia aristotelica, la distinzione acquista valore profondamente diverso; e delle due verità, l'una della ragione e l'altra della fede, Bruno filosofo ne riconosce una sola, la prima.
Giordano Bruno

“Sensuale, scettico e religioso non sarebbe una cattiva definizione di ciò che sono.”
In margine a un testo implicito

“La creatura, per definizione, è sempre complessa; solo Dio è semplice.”
Fuoco sulla terra. Colloqui sulle beatitudini