citato in Gordon Rattray Taylor, La società suicida, Arnoldo Mondadori, 1971
“Era ancora debolissimo dopo una seria malattia, di modo che era necessario evitare le conversazioni troppo lunghe per non affaticarlo. Una volta, tornando a casa, lo trovai in giardino, su una sedia a sdraio. Soltanto la figlia Maria gli era vicino […]. Ma non volevo perdere questa occasione.
— Ebbene, Leone Nicolaevič, possiamo fare un po' di filosofia? Non vi affaticherete?
— Oh, sí! Si può, si può! — rispose gioiosamente, interrogandomi con lo sguardo.
— Proprio ieri pensavo a Dio, e pensavo anche che non si può determinarlo con nozioni positive, poiché ognuna di esse è una nozione umana. Non ci sono che nozioni negative che possono essere precise. Non la negazione.
— Ciò è esattissimo.
— Di modo che non è preciso dire che Dio è l'Amore e la ragione. Amore e ragione sono qualità umane.
— Sí, sí. È esattissimo, solo che l'amore e la ragione ci uniscono a Dio.”
pp. 113-114
Argomenti
dio , malattie , vita , amore , ancora , conversazione , essere , figlio , filosofia , filosofo , giardino , leone , malattia , modo , negativo , negazione , nozione , occasione , ragione , sdraio , sedia , sguardo , vicino , casa , dopo , ieri , dire , proprio , qualità , po' , fare , voltaVictor Lebrun 14
scrittore e attivista francese 1882–1979Citazioni simili

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da Corrispondenze secondo Baudelaire, in Poesie, p. 304

citato in Mario Morini, I cento anni di «Cavalleria rusticana»

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