Origine: Citato in Roberto D'Agostino, Chi è, chi non è, chi si crede di essere, Arnoldo Mondadori, 1988. ISBN 8804313757
“Carlo: Ah! scusa involontario sfogo | di un cor ripieno troppo: intera aprirti | l'alma pria d'or, mai nol potea…
Isabella: Né aprirla | tu mai dovevi a me; né udir…
Carlo: T'arresta; | deh! se del mio dolore udito hai parte, | odilo tutto. A dir mi sforza…
Isabella: Ah! taci; lasciami.
Carlo: Ahi lasso! Io tacerò; ma, oh quanto | a dir mi resta! Ultima speme…
Isabella: E quale | speme ha, che in te non sia delitto?
Carlo: … Speme,… | che tu non m'odi.
Isabella: Odiarti deggio, e il sai,… | se amarmi ardisci.”
I, 2
Filippo
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“Ah, che vuol dir morire! Nessuno, nessuno si ricordava più di me, come se non fossi mai esistito…”
cap. XVIII; 1973, p. 575
Il fu Mattia Pascal
vol. 7, parte 2, p. 454
Storia dell'arte italiana, La pittura del Quattrocento
Origine: Cinema è sogno, pp. 256-257
Origine: Dall'intercettazione telefonica del novembre 1998; visibile in "Pronto? Sono Michele Zagaria" http://www.serviziopubblico.it/2015/05/pronto-sono-michele-zagaria/, Serviziopubblico.it, 5 maggio 2015.