“L'anima, nell'atteggiamento estetico, si afferma secondo lo Schiller, superiore a tutte le sue attuali determinazioni; non si sente, cioè, chiusa, dominata da una di esse, capace di determinarsi in modi infiniti.”

L'ispirazione kantiana nell'estetica di Federico Schiller

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia
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filosofo e accademico italiano 1881–1964

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“Di Infinito Attuale ne esistono tanti.”

Antonino Zichichi (1929) fisico e divulgatore scientifico italiano

Il primo livello è quello dell'Infinito detto Numerabile: rappresentato ad esempio dall'Insieme Infinito dei numeri interi. Ad esso Cantor ha dato il nome di "aleph-zero".
Poi c'è l'infinito continuo chiamato da Cantor "Aleph-uno". Esso è rappresentato da tutti i punti, anche piccolissimi di un segmenti di linea, purché non nullo. Ovvero da punti di una superficie o da quelli di un volume (v. Cap. II della Terza Parte). Questo livello di Infinito, detto Continuo, è rappresentato non solo dall'Insieme Infinito dei punti di un segmento, di una superficie, o di un volume, ma anche, ed equipotentemente, dall'Insieme Infinito dei numeri reali (v. Cap. III della Terza Parte).
Sempre restando nell'ambito dell'Infinito Attuale, [sia numerabile che non numerabile], quindi concepibile come già esistente in tutta la sua completezza, ci sono tanti Infiniti livelli di Infinito, sempre crescenti. Il livello più potente del continuo, Cantor lo denotò con "aleph-due". -esso lo si può immaginare come l'insieme infinito di tutte le linee geometriche. Per i livelli ancora più potenti, "aleph-tre", ecc., non è facile pensare Insiemi Infiniti che li possano rappresentare in modo facilmente afferrabile, come icasi sopracitati per "aleph-zero", "aleph-uno", "aleph-due". A tutti gli Infiniti Attuali Cantor diede il nome di Transfiniti. (Antonino Zichichi)
L'Infinito, Citazioni dal libro

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“[Anassimandro] ha detto… che principio delle cose che sono è l'infinito… donde le cose che sono hanno la generazione, e là hanno anche il dissolvimento secondo la necessità. Infatti esse pagano l'una all'altra la pena e l'espiazione dell'ingiustizia secondo l'ordine del tempo.”

Anassimandro (-610–-547 a.C.) filosofo greco antico

frammento 1
Frammenti da Sulla natura (titolo convenzionale)
Origine: Giunto ai giorni nostri tramite citazione di Simplicio (VI secolo d.C.) in Physica 24, 13

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