“Questo Pontefice chiamato Celestino V dimostrò quanta differenza sia dalla vita attiva alla contemplativa, perché essendo stato di tanta gran fama, ch'espose i Cardinali a crearlo Papa, si scoverse nell'altra tanto inetto, che i medesimi Cardinali si pentiro di averlo creato, ed egli stesso di avere accettato il Pontificato, e già non mostrava minor volontà di ritornare al suo eremo, che i Cardinali desideravano ch'egli il facesse, del che Re Carlo sentìa dispiacere grandissimo, perché quando fu creato se 'l tenne a grandissima ventura, essendo suo vassallo e di così santa vita, dal quale sperava ottenere quanto volea, e poiché vide che i Cardinali lo scoversero per uomo di poco valore, gli persuase che venìsse in Napoli per mantenerlo col fiato e col favor suo, ma non valse a ritenere la santa intenzione di Celestino, poiché tra pochi dì per ispirazione Divina, per la fiducia del Regno celeste, che gli fece vile il Regno terreno, o fosse, come dice Dante, per viltade, a mezzo Dicembre rinunziò il Papato in man de' Cardinali, e se ne ritornò al suo eremo.”
Origine: Istoria del regno di Napoli, p. 157-158
Argomenti
vita , piacere , avere , cardinale , chiamata , creato , dicembre , differenza , dispiacere , divino , fama , favore , fiato , fiducia , inetto , intenzione , ispirazione , man , mezzo , papa , papato , pontefice , pontificato , re , regno , rinunzia , ritorno , stato , stesso , terreno , uomo , valor , valore , vassallo , ventura , venture , volontà , poco , tanto , minoreAngelo di Costanzo 37
storico e poeta italiano 1507–1591Citazioni simili

Origine: Istoria del regno di Napoli, p. 157
Origine: Citato in Simona Mazza, Esclusiva, l'ultima rivelazione di Calcara: "Dietro Papa Francesco c’è un potente Cardinale" http://www.antimafiaduemila.com/2014061550010/mafia-flash/esclusiva-lultima-rivelazione-di-calcara-qdietro-papa-francesco-ce-un-potente-cardinaleq.html, AntimafiaDuemila.com, 15 giugno 2014.

Citazioni tratte da interviste

“[Su Papa Celestino V]… Colui | Che fece per viltà lo gran rifiuto.”
III, 59-60

da Storia della letteratura, volume IV, p. 386