“[A proposito del aradosso del Grand Hotel di Hilbert]. C'è un albergo con infinite stanze, 1 2 3… Arrivano infiniti ospiti che riempiono tutte le stanze. Poi arriva un'altra persona, ma tu hai riempito tutte le stanze. Come fai? Dici alla persona che sta nella stanza 1 di andare nella stanza 2, a quello della stanza 2 nella stanza 3 e così via. E ti si è liberata una stanza: infinito più uno è sempre infinito. Arrivano altri infiniti ospiti? Lo stesso meccanismo non funziona più, perché non finiresti mai di liberare stanze a catena. Allora quello della stanza 1 lo metti nella 2, dalla 2 alla 4, dalla 3 alla 6 e così via. Così hai infinite stanze libere (perché i numeri dispari sono infiniti) e puoi fare entrare tutti i nuovi ospiti tutti hanno la stanza.”

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 28 Novembre 2019. Storia
Alessio Figalli photo
Alessio Figalli 4
matematico italiano 1984

Citazioni simili

“Io fuggo attraverso la notte demente | stanza dopo stanza | come un ladro.”

Giorgio Prodi (1928–1987) oncologo e scrittore italiano

da Epilogo, 1973

Ezio Bosso photo
Eliel Saarinen photo

“La televisione è più interessante delle persone. Non fosse così, dovremmo avere persone agli angoli delle nostre stanze.”

Alan Coren (1938–2007) umorista, scrittore

Origine: Citato in Gino e Michele, Matteo Molinari, Le Formiche: anno terzo, Zelig Editore, 1995, § 1371.

Gino Paoli photo

“Quando sei qui con me | questa stanza non ha più pareti | ma alberi, alberi infiniti. | Quando sei qui vicino a me | questo soffitto viola | no, non esiste più… | Io vedo il cielo sopra noi.”

Gino Paoli (1934) cantautore e musicista italiano

da Il cielo in una stanza, lato B, n. 7
Gino Paoli
Origine: Il brano venne pubblicato per la prima volta per l'interpretazione di Mina. voce su Wikipedia.

Jimmy Kimmel photo
Giuseppe Tomasi di Lampedusa photo

“…non c’è assolutamente posto per una persona, la stanza è troppo piena di ricordi”

Raffaella Barker (1964) scrittrice inglese

Uno strano scherzo del destino

“Io sono l'assente, sono le pareti di una stanza occupata da altri.”

Isabella Santacroce (1970) scrittrice italiana

Amorino

Argomenti correlati