p. 41
“Non si può dire che il Tivoli mancasse di giustezza nel colorito, ma vedeva il colore in un tono sempre più basso, cioè più grigio; non languido, ma piuttosto fiacco. In certi casi si sarebbe detto che egli vedesse la natura una lente opaca. Non era una personalità, ma era individuale; era semplice nelle trovate, ma non originale né azzardoso. Non si è segnalato per ricerche proprie, né per tendenze speciali accentuate, ma per aver amato l'arte sinceramente.”
Origine: Scritti e ricordi, p. 301
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