citato in Corriere della sera, 26 gennaio 2010
“Bisogna piangere per essere consolati, bussare perché sia aperto, buttarsi alla molteplicità dei Tutti affinché viviamo l'Unità. Bisogna esprimere costantemente l'opposizione alla realtà che dà la morte, come in politica bisogna essere per la rivoluzione aperta permanente. Se per principio si accettano gli eventi, si finisce per accettarli tutti, anche quello della morte; ma allora non si vedono altro che gli eventi. L'apertura alla compresenza accetta solo gli eventi di incremento: le nascite e i valori. Quello che si suol dire, che l'uomo sulla terra è un pellegrino, può trasformarsi così: che l'uomo sulla terra si è aperto a tutti, protesta perché essa gliene toglie alcuni, cioè che l'uomo non è soddisfatto sulla terra, o nella realtà com'è ora. Vuole una realtà che svolga la compresenza, una realtà liberata. Se egli non si aprisse a tutti, come protestare perché la morte, la distanza, la malattia gliene toglie o colpisce o debilita alcuni?”
Origine: La compresenza dei morti e dei viventi, p. 269
Argomenti
morte , alloro , apertura , bisogno , compresenza , consolato , distanza , essere , evento , incremento , malattia , nascita , opposizione , pellegrino , politico , principe , principio , protesto , rivoluzione , terra , uomo , valor , valore , terra-terra , malattie , molteplicità , ora , dire , accetta , aperto , permanente , unità , altro , realtà , piangereAldo Capitini 67
filosofo, politico e antifascista italiano 1899–1968Citazioni simili

Origine: La compresenza dei morti e dei viventi, pp. 233-234

“Se non altro, l'essere preparato ad ogni evento.”

da Lo spirito del terrorismo, traduzione di Alessandro Serra, RaffaelloCortina Editore

Origine: Dalla lettera del 4 aprile 1864 ad Albert G. Hodges, editore del Frankfort, Kentucky, Commonwealth (riportando la loro conversazione del 26 marzo 1864). Manuscript at The Library of Congress http://www.loc.gov/exhibits/treasures/trt027.html; anche in The Collected Works of Abraham Lincoln, ed. Roy P. Basler, volume VII, p. 281.