“Quasi l'aria di un altro pianeta circola nelle ultime lettere, quieta e intensa, un'aura d'Eliso. Ma le forme di quel mondo a noi restano occulte per sempre. Morendo Kleist ci ha proposto il suo supremo mistero. Pure da quella fine si estende il riflusso su tutta la sua vita e sull'opera, che ne è frutto, un'ombra luminosa singolare, quasi saggio d'un'altra atmosfera, in cui risalta d'un chiaroscuro unico ogni gesto del poeta come delle sue figure. (Qui è l'ombra che rileva l'ombra). In ogni manifestazione tramandataci, accanto al valore reale dell'atto che siamo costretti a considerare definitivo, vibra così per noi quasi il presagio e la promessa di altre possibilità inesaurite; come il torso del Guiscardo superstite esaspera il rimpianto dell'intera figura non eseguita.”

da Saggio su Kleist, p. 118
Studi di letteratura greca e tedesca

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia

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“[Sulle Lettere a Mita] Come nelle fiabe da lei tanto amate, Cristina, senza neanche proporselo, entra nella gara del romanzo e stravince perché ha in mano il talismano che schiude le porte: il talento appunto.
Forse l'opera che è anche un romanzo, è una delle rare possibilità oggi di scrivere un romanzo. D'altronde ogni opera d'arte ha un legame oscuro, e talvolta risolutivo con ciò che è involontario. Bisogna asciugare la vita a mano a mano che sgorga, dice Chamfort. Qui la vita ci lascia la sua ombra mobile, la vita è fuggita e l'ombra resta, come se la scrittura fosse ombra consolidata (è nell'ombra appunto che la vita si perpetua). Tutto ciò è lontano quanto mai da ogni progetto letterario […]
Ecco un ritratto preordinato di Cristina. Quanto agli amici, è ovvio che sono i primi posteri.”

Alessandro Spina (1927–2013) scrittore siriano naturalizzato italiano

Origine: Da Fra romanzi dintrattenimento e romanzi castigo, il romanzo ingenuo di Cristina Campo, Parte seconda in Conversazione in Piazza Sant'Anselmo e altri scritti, p. 162.</reF> *La Bruyère scrive:
«Celui qui n'a égard en écrivant qu'au goût de son siècle songe plus à sa personne qu'à ses écrits: il faut toujours tendre à la perfection, et alors cette justice qui nous est quelquefois refusée par nos contemporaines, la posterité sait nous la rendre».<ref>Traduzione: «Chi, scrivendo, tiene in considerazione soltanto il gusto del proprio secolo si cura più della sua persona che dei suoi scritti: si deve sempre tendere alla perfezione, e allora questa giustizia che ci è talvolta rifiutata dai nostri contemporanei, la posterità sa rendercela.»
Origine: Da A. Spina Conversazione in Piazza Sant'Anselmo, Parte prima, in Conversazione in Piazza Sant'Anselmo e altri scritti, Editrice Morcelliana, Brescia, 2002, ISBN 8837218885, p. 84.

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“Girano tanti lucani per il mondo, ma nessuno li vede, non sono esibizionisti. Il lucano, più di ogni altro popolo, vive bene all'ombra.”

Leonardo Sinisgalli (1908–1981) poeta, ingegnere e pubblicitario italiano

da Un disegno di Scipione, Mondadori, 1975, p. 165

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“Ombra, non più che un'ombra è la mia vita | per le strade che ingombra il mio ricordo impassibile.”

Mario Luzi (1914–2005) poeta e scrittore italiano

Maturità, da Avvento notturno

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