“Quasi l'aria di un altro pianeta circola nelle ultime lettere, quieta e intensa, un'aura d'Eliso. Ma le forme di quel mondo a noi restano occulte per sempre. Morendo Kleist ci ha proposto il suo supremo mistero. Pure da quella fine si estende il riflusso su tutta la sua vita e sull'opera, che ne è frutto, un'ombra luminosa singolare, quasi saggio d'un'altra atmosfera, in cui risalta d'un chiaroscuro unico ogni gesto del poeta come delle sue figure. (Qui è l'ombra che rileva l'ombra). In ogni manifestazione tramandataci, accanto al valore reale dell'atto che siamo costretti a considerare definitivo, vibra così per noi quasi il presagio e la promessa di altre possibilità inesaurite; come il torso del Guiscardo superstite esaspera il rimpianto dell'intera figura non eseguita.”
da Saggio su Kleist, p. 118
Studi di letteratura greca e tedesca
Argomenti
mondo , vita , aria , atmosfera , atto , aura , chiaroscuro , circolo , figura , fine , frutto , gesto , lettera , manifestazione , mister , mistero , occulta , ombra , opera , operaio , pianeta , poeta , presagio , promessa , proposta , quiete , riflusso , rimpianto , risalto , saggio , singolare , superstite , torso , ultimo , unico , valor , valore , intero , possibilità , altroLeone Traverso 39
traduttore italiano 1910–1968Citazioni simili
Origine: Da Fra romanzi dintrattenimento e romanzi castigo, il romanzo ingenuo di Cristina Campo, Parte seconda in Conversazione in Piazza Sant'Anselmo e altri scritti, p. 162.</reF> *La Bruyère scrive:
«Celui qui n'a égard en écrivant qu'au goût de son siècle songe plus à sa personne qu'à ses écrits: il faut toujours tendre à la perfection, et alors cette justice qui nous est quelquefois refusée par nos contemporaines, la posterité sait nous la rendre».<ref>Traduzione: «Chi, scrivendo, tiene in considerazione soltanto il gusto del proprio secolo si cura più della sua persona che dei suoi scritti: si deve sempre tendere alla perfezione, e allora questa giustizia che ci è talvolta rifiutata dai nostri contemporanei, la posterità sa rendercela.»
Origine: Da A. Spina Conversazione in Piazza Sant'Anselmo, Parte prima, in Conversazione in Piazza Sant'Anselmo e altri scritti, Editrice Morcelliana, Brescia, 2002, ISBN 8837218885, p. 84.
De profundis clamavi ad te
da Un disegno di Scipione, Mondadori, 1975, p. 165

“Ombra, non più che un'ombra è la mia vita | per le strade che ingombra il mio ricordo impassibile.”
Maturità, da Avvento notturno