Colorless Tsukuru Tazaki and His Years of Pilgrimage
Variante: è come costruire una stazione. Una cosa bella e di valore, che è stata importante anche per poco tempo, non sparisce nel nulla per un piccolo errore. Cominciamo col costruirla la stazione anche se non è perfetta. Se non ci fossero le stazioni, i treni non potrebbero fermarsi lì e non potremmo vedere le persone a cui vogliamo bene. Se poi si scoprono dei difetti, si può rimediare dopo. Prima di tutto costruisci la stazione. Una stazione speciale per lei, dove il treno desideri fermarsi, in cui trovare un rifugio, così, anche senza uno scopo preciso. Cerca di immaginarla nella tua mente, quella stazione, di darle concretamente forma e colore. Poi incidi il tuo nome sulla base, e soffiaci la vita.
“Vado spesso nelle stazioni. Sono piene di vagabondi. Chiedono, pretendono, rubano. Dalle stazioni strisciano via sui treni in tutte le direzioni. Mi capita spesso di assistere a scene della vita sessuale di questi vagabondi e mi viene in mente la mia umiliazione, il fatto che non posso comportarmi come un vero uomo. E allora mi chiedo, hanno diritto a vivere questi elementi declassati?”
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