da Tre segnalazioni e un titolo da cambiare, 2 marzo 2012
“Parlare della violenza sulle donne perché la storia delle donne è la storia della vita stessa. Parlandone non si può evitare di parlare di razzismo e supremazia, povertà e patriarcato, costruzione di imperi, guerra, sessualità, desiderio, immaginazione. Il meccanismo della violenza è ciò che distrugge le donne, le controlla, le sminuisce e le tiene al loro cosiddetto posto. Parlare della violenza, raccontare le storie, perché nel raccontare legittimiamo l'esperienza femminile. Riveliamo ciò che accade nell'oscurità, nel sottoscala, lontano dagli sguardi. Nel raccontare, le donne si riappropriano del loro potere. Della loro voce. Dei loro ricordi. Del loro futuro.”
Origine: Se Non Ora Quando?, p. 8
Argomenti
guerra , vita , donne , cani , controllo , costruzione , desiderio , esperienza , futuro , immaginazione , impero , meccanismo , non-violenza , posto , potere , razzismo , ricordo , sguardo , stesso , storia , supremazia , violenza , voce , oscurità , povertà , sessualità , lontanoEve Ensler 56
drammaturga statunitense 1953Citazioni simili

“Volevo parlare esattamente di questo: la sessualità delle donne descritta a tutto tondo.”
ibidem

Origine: Dall'intervista di Stas' Gawronski, Silvia Ziche: una vignetta e due parole, RaiLibro.rai.it http://www.railibro.rai.it/interviste.asp?id=51.

V, 7
Minna di Barnheim

da Kitano si celebra in stile felliniano «Ma non capisco il vostro regista» https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2005/settembre/03/Kitano_celebra_stile_felliniano_non_co_9_050903032.shtml, Corriere della sera, 3 settembre 2005