“La scuola del benessere [welfare], con la sua pretesa che l'assorbimento individuale di consumo possa salire oltre ogni limite, gonfiando le poche ore, che il lavoro obbligato e il riposo lasciano a ciascuno, di passi e riti e morbose follie parimenti obbligate, esprime in realtà il malessere di una società in rovina, e volendo scrivere le leggi della sua sopravvivenza non fa che confermare il decorso, forse ineguale, ma inesorabile, della sua orribile agonia.”

Vulcano della produzione o palude del mercato?, da Il Programma Comunista, 1954, nn 13 ÷ 19

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia

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