“L'Ingenuo faceva rapidi progressi nelle scienze, e soprattutto nella scienza dell'uomo. La causa del rapido sviluppo della sua mente era dovuta alla sua educazione selvaggia, non meno che alla tempra dell'animo suo: poiché, non avendo appreso nulla nell'infanzia, non aveva imparato pregiudizi. Il suo intelletto, non essendo stato curvato dall'errore, era restato integro in tutta la sua rettitudine. Vedeva le cose come esse sono, mentre le idee che ci vengono inculcate nell'infanzia ce le fanno vedere per tutta la vita come esse non sono.”

—  Voltaire , libro L'ingenuo

cap. XIV, p. 91
L'ingenuo

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia
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Voltaire 126
filosofo, drammaturgo, storico, scrittore, poeta, aforista,… 1694–1778

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“In sintesi: dovunque guardiamo, qualsiasi esempio consideriamo, vediamo che i princípi del razionalismo critico (prendere sul serio le falsificazioni; aumentare il contenuto; evitare ipotesi ad hoc; "essere onesti" qualsiasi cosa ciò significhi ecc.) e, a fortiori, i princípi dell'empirismo logico (sii esatto; fonda le tue teorie su misurazioni; evita idee vaghe e instabili; ecc.) ci danno un quadro inadeguato dello sviluppo anteriore della scienza e sono probabilmente destinati a ostacolare la scienza nel futuro. Essi ci danno un quadro inadeguato della scienza perché la scienza è molto piu "trascurata" e "irrazionale" della sua immagine metodologica. E sono destinati a ostacolarla perché il tentativo di rendere la scienza più "razionale" e più precisa ha, come abbiamo visto, la conseguenza di spazzarla via. La differenza fra scienza e metodologia, che è un fatto così evidente della storia, indica perciò una debolezza della seconda, e forse anche delle "leggi della ragione". Quei caratteri che ci si presentano come "sciatteria", "caos" o "opportunismo", quando vengono messi a confronto con tali leggi, hanno infatti una funzione molto importante nello sviluppo di quelle stesse teorie che oggi consideriamo parti essenziali della nostra conoscenza della natura. Queste "deviazioni", questi "errori" sono presupposti del progresso. Essi consentono alla conoscenza di sopravvivere nel mondo complesso e difficile in cui viviamo, ci consentono di rimanere liberi e felici. Senza "caos" non c'è conoscenza. Senza una frequente rinuncia alla ragione non c'è progresso. Idee che oggi formano la base stessa della scienza esistono solo perché ci furono cose come il pregiudizio, l'opinione, la passione; perché queste cose si opposero alla ragione; e perché fu loro permesso di operare a modo loro. Dobbiamo quindi concludere che, anche all'interno della scienza, la ragione non può e non dovrebbe dominare tutto e che spesso dev'essere sconfitta, o eliminata, a favore di altre istanze. Non esiste neppure una regola che rimanga valida in tutte le circostanze e non c'è nulla a cui si possa far sempre appello.”

XV; pp. 146-147
Contro il metodo

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“La comunicazione rapida tra i Paesi africani è uno dei più importanti strumenti grazie ai quali possiamo promuovere lo sviluppo in Africa; deve essere ricordato che abbiamo discusso di questi problemi varie volte, ma l'atteso progresso delle comunicazioni interafricane non è stato raggiunto.”

Haile Selassie (1892–1975) negus neghesti etiope

Citazioni tratte dai discorsi
Origine: Da un discorso per l'unità africana e le telecomunicazioni, 8 marzo 1966; citato in Discorsi di sua maestà imperiale Haile Selassie I tradotti in italiano.

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“In un ministro le idee devono andar più rapide che la sua mano.”

Napoleone Bonaparte (1769–1821) politico e militare francese, fondatore del Primo Impero francese

L'arte di comandare, Aforismi politici

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“Quell'uomo, ragazzo mio, fa rapidi progressi, e invaderà tutto con la forza di un elemento naturale. Mussolini è un uomo formidabile. Mi ha capito bene? Un uomo formidabile!”

Papa Pio XI (1857–1939) 259° vescovo di Roma e papa della Chiesa cattolica

citato in L'Illustration, 9 gennaio 1937; in Yves Chiron, Pio XI. Il Papa dei patti Lateranensi e dell'opposizione ai totalitarismi, Edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo, 2006

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