“Il più noto test di tossicità acuta è il DL50. DL50 sta per «dose letale al 50 per cento» - si riferisce cioè alla quantità di sostanza che ucciderà la metà degli animali dell'esperimento. Per arrivare a calcolare questa dose, vengono avvelenati dei gruppi campione di animali. Normalmente, prima di arrivare al punto in cui la metà di essi muore, gli animali si ammalano tutti gravemente e soffrono in modo evidente. Anche nel caso di sostanze relativamente innocue è considerata buona prassi individuare la concentrazione che farà morire metà degli animali; di conseguenza la sostanza deve esser fatta loro ingerire forzatamente in dosi enormi, e la morte può essere provocata semplicemente dalla grande quantità o dall'elevata concentrazione somministrate. Tutto ciò non ha alcuna attinenza con le circostanze in cui gli umani useranno il prodotto. Dal momento che lo scopo di questi esperimenti è proprio quello di misurare la quantità di sostanza che avvelenerà a morte la metà del campione, agli animali agonizzanti non vengono risparmiate sofferenze con una morte rapida, per timore di produrre risultati inesatti.”
Origine: Liberazione animale, p. 66
Argomenti
sostanza , animale , dose , concentrazione , esperimento , morte , campione , test , prassi , rapido , circostanza , timore , essere , scopo , gruppo , prodotto , risultato , conseguenza , sofferenza , caso , punto , momento , modo , grande , prima , noto , proprio , metà , quantità , tossicitàPeter Singer 37
filosofo australiano 1946Citazioni simili
Origine: Citato in Stefano Cagno, Antivivisezionismo scientifico, in Trattato di biodiritto: la questione animale, Giuffrè, Milano, 2012, p. 226 https://books.google.it/books?id=Q_XJdzBCZpAC&pg=PA226. ISBN 88-14-16448-7
Origine: Citato in Lorenzo Guadagnucci, Restiamo animali, Terre di mezzo, Milano, 2012, p. 212. ISBN 978-88-6189-224-8

Origine: Citato in Tom Regan, Il diritto di non soffrire, in Aa. Vv., I diritti degli animali: prospettive bioetiche e giuridiche, a cura di Silvana Castignone, il Mulino, Bologna, 1985, p. 177. ISBN 88-15-00669-9
Origine: Da Eléments de Philosophie moderne (1752); citato in Jean Prieur, Gli animali hanno un'anima, traduzione di Nerina Spicacci, Edizioni Mediterranee, Roma, 2006, p. 15 http://books.google.it/books?id=VneGTjLchuQC&pg=PA15. ISBN 88-272-0828-3