“Il periodo natalizio in un certo grande magazzino di Ginza, in cui lavoravo part-time quando ero studente, era così impegnativo da non dare un attimo di respiro, in particolar modo al reparto giocattoli in cui ero stato trasferito!
Ricevevamo ordini dai clienti, mettevamo l'articolo in una scatola e la avvolgevamo nella carta regalo; quindi, aggiunto un nastro, lo consegnavamo. In un giorno svolgevamo a gran velocità queste operazioni centinaia di volte.
Per quanto sia stato un lavoro duro, i regali che ho incartato avranno fatto la felicità di molti.
È bello che ci siano tante cose che ci rendono felici.”

Origine: Da Saint Seiya - Next Dimension - Myth of Hades, vol. 3, 2010, risvolto di copertina.

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 21 Maggio 2020. Storia

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“[Al termine del Gran Premio del Brasile] È stato un GP caotico, avevo un'auto pazzesca, una velocità con cui avrei potuto doppiare tutti.”

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“L'origine psicologica del concetto di spazio, o della necessità di esso, è lungi dall'essere così ovvia come potrebbe apparire in base al nostro abituale modo di pensare. Gli antichi geometri trattano di oggetti mentali (retta, punto, superficie), ma non propriamente dello spazio in quanto tale, come più tardi è stato fatto dalla geometria analitica. Il concetto di spazio, tuttavia, è suggerito da certe esperienze primitive. Supponiamo che si sia costruita una scatola. Vi si possono disporre in un certo ordine degli oggetti, in modo che essa risulti piena. La possibilità di queste disposizioni è una proprietà dell'oggetto materiale "scatola", qualcosa che è dato con la scatola, lo "spazio racchiuso" dalla scatola. Questo è qualcosa di differente per le varie scatole, qualcosa che in modo del tutto naturale viene pensato come indipendente dal fatto che vi siano o no, in generale, degli oggetti nella scatola, Quando non vi sono oggetti nella scatola, il suo spazio appare "vuoto". Fin qui, il nostro concetto di spazio è stato associato alla scatola. Ci si accorge però che le possibilità di disposizione che formano lo spazio-scatola sono indipendenti dallo spessore delle pareti della scatola. Non sarebbe possibile ridurre a zero tale spessore, senza che si abbia per risultato la perdita dello "spazio"? La naturalezza di tale passaggio al limite è ovvia, e ora rimane al nostro pensiero lo spazio senza scatola, una cosa autonoma, che tuttavia appare così irreale se dimentichiamo l'origine di tale concetto. Si può capire che ripugnasse a Descartes il considerare lo spazio come indipendente da oggetti corporei, capace di esistere senza materia.”

Albert Einstein (1879–1955) scienziato tedesco

Origine: Cartesio, Principia philosophiae, II, 16: «[...] se dal solo fatto che un corpo è esteso in lunghezza, larghezza e profondità concludiamo giustamente che esso è una sostanza, perché ripugna del tutto che il nulla abbia un'estensione, lo stesso si deve concludere anche per lo spazio supposto vuoto; infatti, poiché in esso vi è estensione, necessariamente vi è anche sostanza.»
Origine: Relatività. [Esposizione divulgativa], pp. 295-296

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