“Minuscola tresca paesana, bella triangolazione sentimental-speculativa tra una appariscente direttrice didattica in tacchi a spillo, un maestro di nome Fagiolone, la Gentilin e, fuori o fin troppo dentro, va da sé, l'io narrante, lo scrittore, che si riflette e si immedesima nella protagonista. C'è sempre più, in Busi, l'esigenza di una immediatezza linguistica fresca e dolorosa con cui congiungere l'estetica della parola alla parola popolare, alla conquista, si capisce, di un'ultima parola davvero ultima, verso una religiosità laica, un'esistenza eroica senza religione né feticci, spietata ma morale, nichilistica ma vitale, che scandaglia nell'animo umano la straordinarietà della banalità, e il baratro dietro le pupille di ciascuno.”

Estratto da Wikiquote. Ultimo aggiornamento 18 Gennaio 2019. Storia

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“Nuovo romanzo dello scrittore Busi, o il dolore secondo Casanova. Tragicomico, grottesco, pirotecnico, iperbolico: sono, una più una meno, le parole che salutano di solito i romanzi di Aldo Busi; ma nessuna di esse si presta a definire "Casanova di se stessi”

Cesare Medail (1943–2005) scrittore e giornalista italiano

editore Mondadori, pag. 516, lire 30.000), forse il libro più radicale dello scrittore di Montichiari. [... ] Sotto i cieli chiusi dove si agitano i personaggi, Busi scrive un "libro del dolore" che sembra dire: quale maggior pienezza e intensità di vita se non sul calvario di chi, malgrado disfatte e tradimenti, si ostina ad amare senza meditare vendetta? (da Busi, o il dolore secondo Casanova, Corriere della sera, 21 gennaio 2000)

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“Nuovo romanzo dello scrittore Busi, o il dolore secondo Casanova. Tragicomico, grottesco, pirotecnico, iperbolico: sono, una più una meno, le parole che salutano di solito i romanzi di Aldo Busi; ma nessuna di esse si presta a definire "Casanova di se stessi”

Aldo Busi (1948) scrittore italiano

editore Mondadori, pag. 516, lire 30.000), forse il libro più radicale dello scrittore di Montichiari. [... ] Sotto i cieli chiusi dove si agitano i personaggi, Busi scrive un "libro del dolore" che sembra dire: quale maggior pienezza e intensità di vita se non sul calvario di chi, malgrado disfatte e tradimenti, si ostina ad amare senza meditare vendetta? (Cesare Medail)

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