“Del terribile dubbio delle apparenze, | della finale incertezza, che possiamo venir delusi, | che forse fiducia e speranza non siano, dopo tutto, che congetture, | che forse l'identità oltre la tomba sia appena una favola bella, | che forse le cose che percepisco, animali, alberi, uomini, colline, luminose acque fluenti, | i cieli di giorno e di notte, colori, densità, forme, siano (come indubbiamente sono) appena apparenze, e l'autentico vero debba ancora venir conosciuto, […].”
Del terribile dubbio delle apparenze, p. 148
Foglie d'erba, Calamus
Argomenti
apparenza , dubbio , congettura , incertezza , collina , deluso , tomba , favola , finale , albero , fiducia , bella , speranza , animale , notte , color , colore , vero , giorno , uomini , ancora , tre-giorni , due-giorni , dopo , densità , forse , identitàWalt Whitman 268
poeta, scrittore e giornalista statunitense 1819–1892Citazioni simili
in conclusione di ogni puntata
Dal programma televisivo Sottovoce

Variante: [... ] e in fondo, non è forse vero che le forme geometriche sono necessariamente la base stessa di qualsiasi simbolismo figurato o « grafico », a cominciare dai caratteri alfabetici e numerici di tutte le lingue fino a quello degli yantra iniziatici in apparenza più complessi e più strani? (p.15)
Origine: Il Regno della Quantità e i Segni dei Tempi, p. 15

da Introduzione, cap. I, p. 30
L'anima di Napoleone