“Se abbiamo potuto prendere, come più bella allegoria della simulazione, la favola di Borges in cui i cartografi dell'Impero disegnano una carta così dettagliata che finisce per coprire con la massima precisione il territorio […] ebbene, per noi questa favola è sorpassata, ha ormai soltanto il fascino discreto dei simulacri del secondo ordine. […] Il territorio non precede più la carta, né le sopravvive. Ormai è la carta che precede il territorio – [precessione dei simulacri] – che lo genera; e, se si dovesse riprendere la favola, oggi sono piuttosto i brandelli del territorio che imputridiscono lentamente sull'estensione della carta. Qui e là sono vestigia del reale che sussistono, e non della carta, nei deserti che non sono più quelli dell'Impero, ma il nostro. Il deserto del reale stesso.”
La processione dei simulacri, pp. 45-46
Simulacri e impostura
Origine: Nel film Matrix (1999) è presente un riferimento a questo libro e in particolare a questa frase. «Benvenuto nella tua desertica nuova realtà.»
Argomenti
carta , territorio , favola , simulacro , impero , deserto , brandello , processione , simulazione , allegoria , vestigia , estensione , precisione , fascino , massimo , ordine , genero , genere , bella , secondo , oggi , stessoJean Baudrillard 37
filosofo e sociologo francese 1929–2007Citazioni simili

“Oh, che bella carta che ho fatto a La Chastre!”
citato in Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto?, Hoepli, 1921, p. 449

“Chiama i ricordi col loro nome | volta la carta e finisce in gloria.”
da Volta la carta, n.° 2

“Non cederemo né un pollice del nostro territorio, né una pietra delle nostre fortezze.”
dal Journal officiel del 7 settembre 1870; citato in Giuseppe Fumagalli, Chi l'ha detto?, Hoepli, 1921, p. 229
“Ho tutte le opere di Aldo Busi. Non si sa mai che finisce la carta igienica.”

“Tutti i soldi che bruci sono soltanto carta, le bollicine che bevi sono soltanto aria.”
da Solo nell'umanità, n. 11

“Occorre prendere per il collo l'idea che viene a tiro e schiacciarla subito sulla carta.”
7 maggio 1891; Vergani, p. 46
Diario 1887-1910

“La noia segue l'ordine e precede le bufere.”
22 marzo 1938
Parliamo dell'elefante