“Posto di fronte al Dogma il cattolico del nostro tempo non si abbandona né reagisce, rimane in stato neutrale e lo accoglie come una notizia fra le altre, quasi si trattasse di una formalità. […] Per cui l'ascensione della Madonna anziché esaltare e quasi sconvolgere come una fiamma scaturita dalle anime, viene accolta come una notizia di pura amministrazione. Eppure i nostri artisti nemmeno pensarono a chiedersi il perché di un fatto dal quale si sentivano esaltati, rapiti solamente, il dubbio non attraversò il loro pensiero mentre vedevano Maria salire al cielo in carni e veste, andate nella Chiesa dei Frari e Tiziano v'informerà, come l'avrebbe potuta riprodurre se ogni sua facoltà non viveva nella purezza, nella realtà di quell'immagine? E con lui cento e mille altri […] la videro veramente ascendere, era per tutti una realtà il fatto soprannaturale, altrimenti voi oggi non lo vedreste su quelle tavole, su quelle tele; per quegli uomini dalla grande fantasia il Dogma esisteva già, era esistito sempre. […] Coi vostri bimotori e trimotori, quadrimotori e fortezze volanti non avete fatto che scendere, siete perduti nei regni della mediocrità. Né crediate quelle altezze di poterle ritrovare con le macchine, il vostro gigantesco travaglio è fatto per scendere e vi farà scendere sempre di più.”