
“La causa del karma e della maculazione è il desiderio d’oscurarsi, proprio del Signore. La loro esistenza non ha quindi principio nel tempo.”
2013, 110b-111a
Tantrāloka, Capitolo XIII
Citazioni simili

2013, 115-116
Tantrāloka, Capitolo X

“[…] l'uomo è così limitato che non riesce a capire fine e principio della propria esistenza.”
Werther: l'editore al lettore; 1998, p. 267
I dolori del giovane Werther, Libro secondo
Origine: Donne che mangiano troppo, p. 37

Laṅkāvatārasūtra

da La voce del diavolo, 2000
Il Matrimonio del Cielo e dell'Inferno

Variante: Esiste per l'individuo un percorso già fatto, come un corridoio in cui tutto ciò che viene dal passato è già presente: un itinerario obbligato, che egli comunque deve percorrere. E' la serie delle conseguenze di ciò che egli ha già posto come cause in vite precedenti. Qui è riconoscibile la corrente necessitante del karma, che appunto entra nel tempo come procedente dal passato.
Al tempo stesso, però, nell'individuo agisce una corrente che va verso l'avvenire: è la corrente dell'Io attiva nel pensiero puro, indipendente dagli impulsi del sentire e del volere radicati nella natura, nel sangue, nella razza, esprimenti appunto la direzione del karma, il passato. Dall'incontro e dal combinarsi delle due correnti nasce il destino. Colui che operi interiormente movendo dall'Io indipendente dal karma, modifica il proprio destino. Il contenuto del karma può assumere forme diverse a seconda della presenza del principio di libertà nell'individuo. L'uomo libero può invero trasformare il contenuto del karma: ma colui il cui pensiero non conosca l'interna liberazione, che gli è innata, non può non subire passivamente il karma. (p. 36)
Origine: Reincarnazione e karma, p. 36