Origine: Da Natura e destino (Das Wirkungsgefüge der Natur und das Schicksal des Menschen, 1978); citato in Gino Ditadi, I filosofi e gli animali, vol. 1, Isonomia editrice, Este, 1994, p. 103. ISBN 88-85944-12-4
“[Su Giordano Bruno] Capace di riconoscere le gamma infinita delle forme naturali e dei sentimenti umani, mirava ad agire «praticamente» nella dinamica degli affetti. Esemplare è l'introduzione del De vinculis, dove Bruno spiega che il mago è «capitano di popoli»: deve «vincolare gli uomini chiamati ad amministrare la cosa pubblica» nel quadro di una «riflessione sulla vita civile», in vista dell'universale «renovatio mundi» che vagheggiava. E in ciò, il Nolano non è troppo distante da Machiavelli. Magia pratica, dunque, ma sorretta da una visione ontologica.”
Origine: Da Bruno, le magie scientifiche di un eretico https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2001/gennaio/10/BRUNO_magie_scientifiche_eretico_co_0_0101104106.shtml, corriere.it, 10 gennaio 2001.
Citazioni simili

Origine: Citato in Davide Giacobbe, Masullo: la rivoluzione di Giordano Bruno http://www.corriereirpinia.it/default.php?id=8&art_id=39789, corriereirpinia.it, 27 settembre 2013.

Origine: Da De genere, loco, et tempore mortis Jordani Bruni Nolani; citato in Bassi 1996.

da una lettera a John Toland, 1710

dalla trasmissione RAI Il Grillo, 2 aprile 2001; citato in Storia dell'infinito http://www.emsf.rai.it/grillo/trasmissioni.asp?d=795#bruno, emsf.rai.it

Origine: Citato in Prigogine: con Bruno dentro l'infinito https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2003/maggio/30/Prigogine_con_Bruno_dentro_infinito_co_0_030530072.shtml, Corriere della Sera, 30 maggio 2003, p. 37.
pag. 46
La prospettiva come forma simbolica
Origine: [Nota presente nel medesimo testo da cui è tratta la citazione] L. Olschki, op. cit.; a questo proposito anche Jonas Cohn, Das Unendlichkeitsproblem, 1896. È particolarmente interessante il modo in cui Bruno, per poter fondare il suo concetto dello spazio infinito anche sull'«Autorità» degli antichi, contro la concezione scolastico-aristotelica, si rifà consapevolmente ai frammenti dei presocratici, e in particolare alle dotrine di Democrito: in certo modo – ed è un fatto sintomatico per tutto il movimento rinascimentale – egli si vale di una Antichità contro un'altra; il risultato è un terzo termine, appunto la specifica «modernità». L'opposto della bella definizione bruniana dello spazio come «quantitas continua, physica triplici dimensione constans» è la personificazione medioevale (ad esempio, nel Duomo di Parma) delle quattro dimensioni (parallele ai quattro evangelisti, ai quattro fiumi del paradiso, ai quattro elementi, ecc.)
Origine: Da Ma Bruno non era una spia https://web.archive.org/web/20160101000000/http://archiviostorico.corriere.it/2004/gennaio/09/Bruno_non_era_una_spia_co_9_040109087.shtml, Corriere della Sera, 9 gennaio 2004.