“La Sir William era una nave di ottantasei tonnellate, senza impianto per la luce elettrica, e originariamente era appartenuta a un tale chiamato William Johnson, proveniente dalle coste occidentali dell'Inghilterra, che aveva un braccio solo ed era sempre imbottito di rum. A quanto pare, poiché il re non lo aveva nominato cavaliere, aveva creduto opportuno di non disturbare sua maestà e si era conferito l'onoreficenza da solo. E così aveva chiamato la nave Sir William e se stesso Sir William Johnson. Ma una lancia va spezzata a favore di quel genere di vecchi lupi di mare inglesi : lui, con le proprie razioni a bordo, che consistevano principalmente di rum, era riuscito a navigare con un braccio solo intorno a Land's End in Cornovaglia e poi dritto fino a Londra.”
Confessioni di un ribelle irlandese
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Manituana

Bruce Sterling
(1954) autore di fantascienza statunitense
dalla Prefazione a William Gibson, La notte che bruciammo Chrome, p. 9