“L'alcool non è che una delle molte droghe impiegate dagli esseri umani come vie d'uscita dall'io isolato. Dei narcotici, stimolanti e stupefacenti naturali non ve n'è uno, credo, le cui proprietà non siano state conosciute da tempo immemorabile. L'indagine moderna ci ha dato una schiera di nuovi ritrovati sintetici; ma circa i veleni naturali ha soltanto sviluppato metodi migliori per estrarre, concentrare e ricombinare quelli già conosciuti. Dal papavero al curaro, dalla coca Andean alla canapa indiana e all'agarico siberiano, ogni pianta o erba o fungo capace, se ingerito, di intorpidire o eccitare o provocare visioni, sono stati da lungo tempo scoperti e sistematicamente impiegati. Il fatto è molto significativo poiché sembra provare che, sempre e dovunque, gli esseri umani hanno sentito la radicale insufficienza della loro esistenza personale, l'infelicità di essere il loro io isolato e non qualcosa di diverso, qualcosa di piú grande, qualcosa per dirla con Wordsworth «molto piú profondamente diffusa.»”
Appendice; 1960, pp. 307-308
I diavoli di Loudun
Argomenti
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scrittore britannico 1894–1963Citazioni simili

chimico, p. 40
Fischi per fiaschi nell'italiano scientifico — Leggere attentamente prima di parlare (a sproposito)
Origine: Citato in una recensione su Il Mattino, in data 21 marzo 2010, seppure con una rielaborazione nella seconda parte.

“Due grandi narcotici europei, l'alcool e il cristianesimo.”
da Quel che manca ai tedeschi, 2, 1989

“Chi ha detto che hanno abusato dei due grandi narcotici europei, l'alcool e il cristianesimo?”