“L'animale torturato, straziato e svaginato del proprio essere naturale, in ogni momento di tutti i secoli del predominio umano.
Il suo grande [urlo] dal neolitico attraversa tutto l'arco sgocciolante sangue e lacrime della nostra maledizione in terra… Per chi abbia un cuore che abbia orecchi non è un silenzio, è veramente un urlo spaventoso, che si avvinghia ai lobi, che ci preme il petto con ginocchio di ferro…
Ogni atto di tenerezza e di pietà, anche minimissimo, è infinitamente prezioso nella straziante giostra cosmica perché la storia non dà primati che alla martellante brutalità della Tenebra, non ha da esibire che strepiti e cori di vigliaccherie di forti calpestanti le debolezze…
Chi tirerà fuori anche un solo topo da una gabbia sperimentale sarà scritto nei libri delle Sibille angeliche.”
Origine: La pazienza dell'arrostito, pp. 99-100
Argomenti
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poeta, filosofo e scrittore italiano 1927–2018Citazioni simili

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da Hair n.º 6

“Prima di sprofondare nel grande sonno voglio ascoltare l'urlo della farfalla.”
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