cap. XVI, p. 163
Vecchia gente e le cose che passano
“[Lot ed Elly da poco sposi sono in albergo a Nizza, città in cui vive Ottilie, sorella di Lot. ] Era ottobre; le finestre erano spalancate; e il mare brillava di un riflesso metallico, inondato dai raggi del sole e si increspava sotto gli insolenti colpi di vento di un nascente «mistral». Fecero un bagno e fecero colazione in camera, sentendosi un po’ stanchi del viaggio; il profumo delle rose, lo splendore del sole, la tinta azzurro-opaca del mare li inebriava. […] Aumentavano le raffiche di vento e colle loro brutali carezze spazzavano via la poca nebbia che c’era ancora. Il sole diventava sempre più forte e riversava i suoi raggi dorati dall’azzurro cielo.
Sedevano vicini, estasiati di tutto […].”
cap. XV, pp. 148-149
Vecchia gente e le cose che passano
Citazioni simili
cap. XV, p. 158
Vecchia gente e le cose che passano
“Datemi il fulgido sole silente, con tutti i raggi in pieno splendore, | […].”
Datemi il fulgido sole silente, 1, p. 394
Foglie d'erba, Rulli di tamburo